Forza Italia riparte da Milano
Da Milano Forza Italia ha mostrato i muscoli all’avversario Matteo Renzi, che dal palco della Leopolda iniziava virtualmente il confronto elettorale con Berlusconi. Il Coordinatore Regionale della Lombardia, Mariastella Gelmini, insieme al Capogruppo dei senatori azzurri Paolo Romani, hanno tentato per tre giorni di rispolverare lo spirito del 1994 chiamando a discutere del Paese il mondo delle imprese, della ricerca e dell’istruzione.
Il Parterre della tre giorni di convegni, workshop e incontri ha visto il passaggio di personalità importanti del panorama economico italiano, da Squinzi a Dompè passando per le associazioni di categoria nazionali, fino a docenti universitari di mezzo Paese. Insomma, una chiara e netta presa di posizione da parte del partito azzurro, anche nei confronti dei propri alleati. Poca attenzione a temi populisti ma molti contenuti su temi della competitività, dell’industria 4.0, del lavoro e dell’internazionalizzazione.
È parsa perlomeno la buona volontà di rafforzare la posizione di Forza Italia nell’alveo dei moderati europei popolari, per riallacciare i rapporti con quell’elettorato deluso pronto a confluire nel grande partito dell’astensione lasciando il voto alle anime più radicali del Paese. In chiusura, l’intervento di Berlusconi – che ha ripreso ad apparire in tv anche in buona forma – è ormai calibrato su toni moderati, non più dedito ad aizzare le folle come nei tempi d’oro, ma non per questo meno incisivo.
Benché la stragrande maggioranza dei presenti fosse addetta ai lavori, eletti o militanti provenienti da tutta Italia, l’operazione è riuscita nel tentativo di competere sui media con l’ottava edizione della Leopolda renziana e polarizzando l’attenzione dei giornali per tutto il weekend.
Forza Italia, con questa tre giorni ha voluto lanciare segnali chiari a tutti coloro che vogliono sedere al tavolo del centrodestra, in particolare a Matteo Salvini. I due partiti si giocano (sui voti) la leadership del centrodestra per imporre di fatto l’agenda dell’uno o dell’altro all’intera coalizione, ma le prese di posizione del Segretario padano stanno preoccupando non poco le cancellerie di mezza Europa che si sono trovate tutto ad un tratto a rivalutare la storia di Berlusconi.
Al netto della bagarre politiche, Berlusconi e Forza Italia vogliono ripartire dall’elettorato che li hanno contraddistinti in questi 23 anni di politica, riconquistando la classe media e quella industriale del Paese senza però tralasciare tutto il mondo dei pensionati italiani.
Se questa nuova rotta tracciata continuasse a portare i frutti che si ripercuotono nei risultati dei sondaggi – dove Forza Italia è data in rimonta sulla Lega – il Cavaliere mostrerebbe la sua ennesima resurrezione e un recupero di un elettorato che allineasse il nostro Paese ai risultati elettorali europei che, pur condizionati dagli estremismi, hanno ricondotto i governi verso lidi più tranquilli.
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