MonIQA, ‘salvavita’ made in Italy

Si chiama MonIQA e ci aiuterà a migliorare la qualità dell’aria del Bel Paese, che ha i più bei paesaggi ma l’aria più inquinata d’Europa. MonIQA è un sistema ‘made in Italy’ per il monitoraggio di fattori inquinanti come il particolato atmosferico, il biossido di azoto, il monossido di azoto, l’ozono, il monossido di carbonio, il biossido di zolfo ed il benzene. Il sistema è in grado di produrre in tempo reale una mappatura utile per razionalizzare a livello nazionale le politiche per la qualità dell’aria, che nella parte applicativa vengono adottate separatamente da regioni e comuni sebbene l’inquinamento – soggetto a venti e correnti – non rispetti i confini della geografia amministrativa.

Dunque, una speranza: MonIQA aiuterà a salvare vite. L’Italia guida la classifica europea dei decessi riconducibili all’elevato inquinamento, con oltre 90.000 morti premature. Si tratta di 1.500 decessi per milione di abitanti, rispetto ai 1.100 della Germania, agli 800 della Francia e della Gran Bretagna, e ai 600 della Spagna: a documentarlo, il report sulla qualità dell’aria realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con Enea e Ferrovie dello Stato. Un triste record, per quello che si definisce ‘il Bel Paese’. Ma molte morti possono essere evitate riducendo l’inquinamento: obiettivo che le attuali politiche ecologiche attuate da comuni e regioni non sembrano in grado di centrare. Il perché è evidente: considerando per esempio la Val Padana, è impensabile di abbattere la concentrazione di inquinanti con chiusure del traffico ‘a macchia di leopardo’ tra città distanti poche decine di chilometri, magari pure fallendo l’obiettivo perché molte polveri inquinanti vengono emesse dai caminetti a pellet.

L’intuizione del team che ha creato il nuovo sistema, formato dal dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e dal Laboratorio Nazionale Smart Cities del Cini, è che, per essere efficaci, le misure anti-inquinamento devono essere coordinate ad un livello superiore, quello inter-comunale, macro-regionale, o nazionale. Per riuscire nell’impresa di conciliare le decisioni di sindaci e presidenti di regione serve una base scientifica certa. A questo obiettivo risponde MonIQA: il sistema uniforma e rappresenta i dati emessi separatamente dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (Arpa) attraverso un’unica mappa intuitiva, nella quale ai fattori inquinanti sono assegnati cinque colori corrispondenti a cinque gradazioni diverse di qualità dell’aria a seconda della concentrazione delle sostanze, sulla base dei limiti di legge. Sempre nell’ottica di fornire una base certa alle politiche ‘ecologiche’ – che essendo pubbliche devono essere trasparenti ma spesso non lo sono – MonIQA sarà consultabile al link e sarà scaricabile come app per Android.

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[NdR – L’autore cura un Blog dedicato ai temi trattati nei suoi articoli]

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