Moda e Sapienza
Il fatturato dell’industria della moda italiana vale quattro punti di PIL. Un dato incoraggiante che tradotto in soldoni vuol dire che il fatturato dello scorso anno è stato di circa 104 miliardi, dei quali almeno 75 generati da vendite all’estero. Il fatturato dei 15 big delle passerelle tra il 2011 e il 2015 è cresciuto del 30%, mentre i gruppi manifatturieri quotati sono aumentati del 7,7%. I dipendenti dei primi sono il 30,7% in più, quelli dei secondi il 12,8% in più.
Insomma bei numeri. Ma questo grande e crescente successo non fa dormire sugli allori gli esperti del settore; il mondo della moda è in evoluzione, cambiano i concetti e si esplorano settori che in passato non erano nemmeno considerati.
Per questo motivo è stato presentato all’Università La Sapienza di Roma il nuovo Master di primo livello in “Teoria e Strategie della Moda, Comunicazione, eventi e valorizzazione culturale della moda e del Made in Italy”.
Tutto questo scaturito da una unione accademico-professionale tra il professor Andrea Carteny direttore del Master e Fabiana Giacomotti giornalista e docente di Linguaggi della moda alla Sapienza che sarà il direttore scientifico del Master. E naturalmente supportato dalle istituzioni.
Questa evoluzione delle strategie della moda riportano ad un concetto basilare: l’Italia è un Paese di creativi, la creatività genera cultura, la cultura genera impresa e l’impresa genera lavoro.
Oltre ai corsi e agli incontri, è prevista una serie di visite workshop presso istituzioni di rilevanza mondiale come l’Archivio Maramotti e la Brunello Cucinelli. Le lezioni del Master inizieranno a febbraio 2018.
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