Politici in TV
“Noi siamo con tutti e due i piedi nel centrodestra. Con il presidente Berlusconi combatteremo la buona battaglia per la diminuzione delle tasse, contro una giustizia che non funziona e tante altre cose stando nella stessa coalizione ma non nello stesso partito dì Silvio”. E’ un Alfano sicuro di sé e per nulla intimorito quello che affronta Bruno Vespa nella puntata del 18 novembre di “Porta a Porta”, poche ore dopo lo strappo definitivo dal Cavaliere e con la nascita del nuovo soggetto politico: il Nuovo Centro Destra.
“La nostra distinzione non è nel sentimento di amicizia che è rimasto immutato ma nella scelta diversa che è nata il 2 ottobre sul dare o no la fiducia al Governo Letta. Io ero e resto convinto che una crisi al buio, senza sapere cosa fare il giorno dopo e in un momento di enorme difficoltà economica per l’Italia, è deleteria alla luce anche del fatto che c’è ancora una legge elettorale da cambiare e riforme da compiere”.
Sul caso del ministro Cancellieri, poi rimasto al suo posto, Alfano ha detto che “io mi auguro che il PD scelga con obiettività in base al caso concreto: la Procura di Torino, che ha trasmesso gli atti a Roma per competenza, ci ha chiarito che non c’è nessun indagato. Il Pd nelle sue scelte non deve farsi condizionare dalle dinamiche congressuali, quindi non deve essere strumentalizzato il caso Cancellieri per le Primarie”.
Tutti i principali TG nazionali e le trasmissioni di approfondimento politico si sono soffermati sulla vicenda della fine ufficiale del PdL e la nascita della nuova Forza Italia con leader Silvio Berlusconi e il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano. Un altro tema uscito immediatamente dopo la spaccatura e fine del PdL è stata l’opportunità dell’ingresso di Forza Italia nel gruppo PPE in Europa: questo uno degli argomenti trattati da vari TG europei e, per la verità in modo ancora molto blando, da quelli italiani.
Il neopresidente del Partito Popolare europeo, Joseph Daul , ha spiegato che “non è scontato l’ingresso di Forza Italia nel PPE”, il tutto anche alla luce del rapporto non idilliaco tra lo stesso Daul e Berlusconi, che si è inceppato a gennaio quando il politico francese spinse a favore di Monti, che lo definì “il migliore candidato del PPE in Italia”.
Su caso Cancellieri il Movimento 5 Stelle, per bocca del capogruppo al Senato Paola Taverna, ha annunciato ieri sul Tg LA7 che il suo partito chiederà una mozione di sfiducia al Ministro anche al Senato con voto richiesto per il 28 novembre. “Il 27 si voterà per la decadenza di Berlusconi – spiega Taverna – il 28 andrebbe già bene per votare la mozione di sfiducia alla Cancellieri”.
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