Gazzarre italiche
Che tristezza, che noia, guardando dal di fuori la politica italiana, vedere che è costantemente dominata da indegne gazzarre, tempeste su parole o intenzioni, mai che si discuta a fondo un tema vero, di quelli che stanno a cuore alla gente.
Il Parlamento ha finalmente adottato la Legge sul testamento biologico. Si può essere d’accordo o no. A me pare un atto di semplice civiltà. Battersi a favore di un’astratta difesa della vita è bello e legittimo, si capisce, dall’altra parte però c’è il fondamentale rispetto della dignità e della libertà umane, il diritto di ciascuno di andarsene nel modo che vuole. Come libera scelta, è ovvio, non come imposizione di altri, siano stessi medici o parenti stretti. Tutto il resto è polemica medioevale e di retroguardia. Ho abbastanza anni da ricordare le feroci battaglie sul divorzio, sull’aborto, sulle unioni civili. Poco a poco, conquiste correnti in quasi tutti i paesi dell’Occidente sono passate, rendendo anche l’Italia un po’ più vivibile e civile.
Chi scrive è un cattolico per formazione e fede, però non esita a dire che le posizioni dei vari Giovanardi, delle Associazioni per la Famiglia, della stessa Chiesa, sono semplicemente arcaiche. Due parole sul ruolo della Chiesa. Da tempo la separazione Chiesa-Stato è cosa accettata e consolidata universalmente, e lo è certo in Italia. Mi aspetto che la Chiesa e il Papa mi guidino sui temi superiori della Fede, non che si intromettano in questioni politiche o che attengono alla coscienza individuale o sociale.
È passata, dicevo, una norma importante. A parte l’emozione e il pianto giustificatissimi della mia carissima Emma Bonino, paladina di tante battaglie civili (ma le intitoleranno una strada, un giorno?), quante stupide beghe! Poiché questa volta PD e 5 Stelle hanno votato insieme, subito ira di Dio; prove d’accordo, inciucio! Ecco: inciucio, per me è la parola più odiosa del nostro gergo politico (credo del resto che l’abbia lanciata D’Alema). In qualsiasi Paese normale, se partiti, anche in lotta tra di loro, sono d’accordo su un tema afferente ai diritti di tutti (qualcosa,cioè, che deve restare al di sopra delle squallide baruffe quotidiane), si parla di lodevoli convergenze nell’interesse generale, si approvano quelle forze che hanno avuto il buon senso e la decenza di superare, per una volta, i reciproci steccati. Da noi, invece: “inciucio”.
Fino ad ora, le gazzarre principali erano da deplorare a sinistra, ove la parte massimalista e “revanchista” dei quattro untorelli alla Bersani (ora anche Grasso), fanno pensare piuttosto a un pollaio che a un luogo di serietà e di responsabilità. Ora sono scoppiate anche a destra, dove Salvini dichiara fieramente che “non si siede a un tavolo con chi protegge gli autori di reati gravissimi etc. etc.”. Non so niente nel merito della questione, ignoro cosa motivi la posizione di FI e il suo supposto “inciucio” con il PD e con Grasso (!). Ritengo del resto che si tratti di quello che in Puglia chiamiamo “una mossa” (cioè baruffe finte). Ma insomma, se non è alleata a FI, la Lega non va da nessuna parte (l’inverso è del resto anche vero), a meno pensi a una spericolata intesa coi grillini (tutto è possibile). Se a destra pensano di formare una coalizione che possa imporsi a marzo prossimo, possibilmente con una maggioranza superiore al 40%, come pensano di essere presi sul serio se non fanno che beccarsi come galli da combattimento?
L’ultima gazzarra è soprattutto grillina (una delle tante). La signora Boschi ha chiarito sino alla nausea qual è stata la sua attività nel caso di Banca Etruria. Ho letto e riletto le sue dichiarazioni, le cose dette da protagonisti e comprimari, e due cose mi sono parse chiare: la signora si è preoccupata delle sorti della Banca, cosa perfettamente normale venendo da un membro del Governo; ma non ha fatto alcuna pressione indebita a favore della sua famiglia o di altri interessi illeciti. Tutto il resto sono gazzarre che disonorano e squalificano chi le promuove. Poi, la signora Boschi è criticabilissima,come autrice di una riforma costituzionale pasticciata e indigeribile, che è stata condannata dal popolo. Per questo avrebbe dovuto avere la dignità di uscire dal gioco. Ma per Banca Etruria, francamente, non vedo perché.
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