La famiglia Bélier (Film, 2014)

Una commedia brillante, che definirei sofisticata alla francese, memore della lezione della commedia all’italiana, quando era ancora commedia, non farsa sboccata o inutile cinepanettone identico a sé stesso, anno dopo anno, fino all’apoteosi 2017 fatta di ritagli del passato, affidata a un esperto in frattaglie come Paolino Ruffini.

La famiglia Bélier di Eric Lartigau è commedia in senso pieno, capace di fondere in perfetto equilibrio una storia (un po’ scontata) di ambientazione scolastico-provinciale e un contenuto morale alto, che mette in campo accettazione del diverso, crescita adolescenziale, rapporti familiari e voglia di coltivare i propri sogni. I protagonisti sono tre sordomuti (madre, padre e figlio) e la figlia Paula, una ragazzina di 16 anni normodotata,  che compongono la problematica quanto affiatata famiglia Bélier. Abbiamo un padre candidato sindaco – nonostante l’handicap – che lotta contro il malaffare per un domani ecologico, una madre innamorata della figlia fino al punto di impedirle di crescere e spiccare il volo, un ragazzino irrequieto e una ragazza dotata di grande talento musicale. Importanti anche i personaggi di contorno, sia il professore di musica frustrato che rinasce a nuova vita dopo aver scoperto la dote della ragazzina, come futuro fidanzato che condivide con Paula la passione per il canto.

Colonna sonora straordinaria, a base di pezzi di musica pop francese, alcuni davvero evocativi, come Je part, cantata con dedica ai genitori, persino tradotta nel linguaggio dei sordomuti. Fotografia eccellente della campagna della Normandia dove la famiglia alleva mucche e produce formaggio da rivendere al mercato. Paula è l’interprete della famiglia, traduce le parole dei genitori e del fratello minore, rappresenta il modo dei Bélier di comunicare con il mondo, ma a un certo punto della storia deve scegliere tra restare in campagna e spiccare il volo verso un sogno da realizzare. Louane Emera (Paula) è bravissima, non solo a cantare, ma anche a rappresentare l’adolescente problematica che cerca la sua strada nel mondo, infine la trova, sfruttando il suo talento. François Damiens e Karin Viard – genitori sordomuti della fiction – sono altrettanto bravi, i loro tempi comici ricordano il periodo del muto, da quanto sfiorano la perfezione.

Un film che fa sorridere ma al tempo stesso commuove e rende lo spettatore partecipe delle emozioni, pure se la sceneggiatura è prevedibile e il finale si intuisce presto. Film campione d’incassi in Francia, con pieno merito.

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Regia: Eric Lartigau. Interpreti: Karin Viard, François Damiens, Eric Elmosnino, LOuane Emera, Roxane Duran. Durata: 100’. Genere: Commedia. Paese di Produzione: Francia, 2014. Prima Italia: giovedì 26 marzo 2015. My Movies: 18 dicembre 2016.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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