Ecoterapia, curare con la Natura

La Natura fa bene: fare esercizio fisico nel verde migliora la glicemia nei diabetici ed abbassa la pressione negli ipertesi. Gli obesi riescono a controllare più efficacemente il loro peso e le persone che soffrono di depressione dopo una passeggiata tra gli alberi hanno un’autostima maggiore del 71%. Ridurre il peso delle malattie croniche attraverso il contatto con l’ambiente naturale è il principio dell’ecoterapia, promossa negli Usa da Park RX America, organizzazione senza scopo di lucro che coordina circa 50 medici di famiglia in tutto il Paese. “Stiamo iniziando a vedere la natura e i parchi come un posto dove guarire”, spiega Robert Zarr, direttore medico, ma anche fondatore, dell’organizzazione. “Sono interessato al cambiamento e credo che possiamo modificare la cultura della medicina parlando la lingua dei clinici, mentre allo stesso tempo offriamo un’alternativa o un supplemento (ai farmaci e alle procedure) che ha senso ed è facile da usare”.

Nella sua ‘mission’, DC Park Rx si propone insieme di aumentare la salute e la felicità della persona e di promuovere la gestione ambientale. Numerose le patologie che l’ecoterapia si propone di affrontare, con un approccio alla persona come insieme di corpo e mente: dall’ansia alla depressione, dal diabete alla pressione alta. E così il semplice contatto la Natura, da sempre considerato un toccasana per il corpo e lo spirito, è entrato nella medicina e assurge al rango di vera e propria terapia.

L’ecoterapia è una ‘medicina’ che presenta numerosi vantaggi, dalla non invasività alla piacevolezza della cura, fino agli aspetti economici: quelli legati al basso costo della terapia, ma anche quelli dovuti prevenzione, che si traduce nella riduzione della spesa sanitaria. Formalmente, nei casi indicati il contatto con la Natura può essere prescritto dai medici aderenti al programma esattamente come un farmaco, o una terapia riabilitativa. La diffusione delle nuove conoscenze sulla materia, ma anche l’unione di ‘mondi’ diversi come la medicina e la gestione delle aree naturali, presentano tuttavia non poche difficoltà operative: a queste difficoltà si propone di rispondere DC Park Rx, che lavora a stretto contatto con i gestori di aree verdi aperte al pubblico, nonché direttamente con gli operatori sanitari e le loro rispettive organizzazioni, per ‘facilitare’ la prescrizione di parchi e altre aree protette ai loro pazienti.

Ma in particolare cosa propone l’ecoterapia? Non solo muoversi nel verde: ai pazienti può essere chiesto di concentrarsi su vari elementi della natura come il suono degli uccelli, la vista di alberi e foglie, il suono della corrente di corsi d’acqua. “Molte persone mi chiedono perché sono così convinto nel prescrivere parchi”, spiega Zarr. “Una ragione è la quantità di studi scientifici che mostrano le connessioni tra salute migliorata e tempo trascorso all’aperto in ambienti naturali. Oltre 400 studi hanno finora dimostrato un miglioramento delle condizioni di salute direttamente correlato al tempo trascorso in natura. È raro che i medici trovino a disposizione uno ‘strumento terapeutico’ così accessibile e poco costoso, e che influisca positivamente su un’ampia gamma di malattie croniche, che vanno dal diabete all’ipertensione, all’obesità, alla depressione e molte altre gravi malattie mentali, riscontrate in tutte le età. È inoltre soddisfacente e rassicurante avere a disposizione uno strumento terapeutico con pochi effetti collaterali. È quindi, con forte convinzione, che ho preso a ‘prescrivere parchi’ per prevenire e curare malattie croniche, promuovere il benessere e riaccendere una connessione tra le persone e il mondo esterno”.

“Grazie al mio desiderio di condividere ciò che ho trovato personalmente e professionalmente così gratificante, ho aiutato i miei colleghi sia qui che in tutto il paese ad adottare la prescrizione del parco nella loro routine quotidiana di assistenza clinica”, spiega Zarr. C’è da sperare che l’ecoterapia superi anche nel nostro Paese il livello della sapienza popolare o della moda passeggera per entrare a pieno titolo fra le terapie prescrivibili.

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[NdR – L’autore cura un Blog dedicato ai temi trattati nei suoi articoli]

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