Il Millennio è maggiorenne
Catanzaro – La scorsa settimana abbiamo parlato della fiera d’arte bolognese in programma per il prossimo Febbraio, Arte Fiera 2018, che si distingue dalle altre per essere rimasta fedele alla tradizione italiana di fare vetrina e mercato per l’arte puntando ancora sul lavoro dei galleristi e concentrando l’attenzione sul lavoro dell’artista.
La stessa filosofia di pensiero è abbracciata da piccole realtà museali come il MARCA di Catanzaro che, in occasione del suo decimo anno di attività, ha voluto celebrare il lavoro e gli sforzi di quegli artisti definiti Millenials, ossia coloro che hanno iniziato ad affacciarsi nel mondo dell’arte alla fine del Novecento.
Il Millennio è Maggiorenne, questo il nome dell’esposizione che si concluderà il 20 Marzo, dedicata a dieci voci dell’arte contemporanea che si esprimono attraverso l’uso di diversi linguaggi e sperimentando diverse tecniche di comunicazione, soprattutto quelle offerte dalle nuove scoperte tecnologiche.
Gli artisti presenti in mostra con i loro lavori rappresentano una realtà che, nonostante le dovute differenze e difficoltà rispetto a quanto affrontato dai predecessori, offre sbocchi sempre più ampi e frontiere meno lontane, premia il duro lavoro e la passione garantendo un orizzonte lavorativo più ricco ed avvicinabile.
I Millenials presenti in mostra giocano un ruolo fondamentale nel rappresentare i mutamenti sociali ed artistici che si sono verificati dalla fine del Novecento ad oggi: il collettivo Aurora Meccanica lavorando sull’interattività; Davide Bramante, Silvia Celeste Calcagno, Manuel Felisi, Beatrice Gallori, Fabio Giampietro, Dario Goldaniga, il duo Rosfer & Shaokun concentrando i loro sforzi in lavori performativi; Francesco Tricarico e Paolo Troilo spaziando con libertà e disinvoltura tra pittura, fotografia, video e realtà virtuale.
A differenza dei predecessori, ancora diffidenti a relazionarsi con esse o spesso soggiogati da esse, questa generazione di Millenials padroneggia la tecnologia dimostrando anche di saperla sfruttare al meglio per i propri obbiettivi. Prova ne sono le innumerevoli pagine su Facebook, le gallerie fotografiche presenti su Instagram ed altro ancora, dove i giovani artisti e l’arte moderna hanno trovato il modo di farsi conoscere.
L’esposizione, curata da Luca Beatrice, con il supporto organizzativo della Fondazione Rocco Guglielmo, dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro e la collaborazione di Fabbrica EOS Milano, si pone come una riflessione sullo stato dell’arte andando a toccare da vicino anche l’operato della giovane realtà museale, che ha saputo sviluppare un dialogo con il proprio territorio puntando sulle giovani promesse calabresi ed è stata in grado di esportare un volto meno noto della Calabria. La mostra è corredata da catalogo Silvana Editoriale con testo del curatore.
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