Italia delle Regioni
Le Regioni aderiscono all’Alleanza per la coesione lo annuncia la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al termine della Conferenza delle Regioni: “Tutte le Regioni hanno condiviso all’unanimità l’adesione all’Alleanza per la coesione, che è stata promossa, a livello europeo, dal Comitato delle Regioni, alla quale stanno aderendo sia associazioni di enti locali, come i rappresentanti dei Comuni e delle Regioni, sia le Regioni singolarmente, e peraltro accanto a questa adesione unitaria che facciamo come Conferenza delle Regioni, intendiamo farne anche un’altra come singole Regioni”.
“L’obiettivo – spiega Marini – è quello di partecipare, già da questa prima fase, non solo ai negoziati per il post 2020, ma anche per riaffermare l’importanza della politica di coesione per tutte le regioni europee, e non solo per quelle che sono in ritardo di sviluppo, per essere parte anche del dibattito politico che si è aperto sulle modalità di finanziamento della politica coesione dopo il 2020. I fondi strutturali sono un perno centrale delle politiche regionali, e per le politiche di investimento che le regioni portano avanti – precisa la Presidente dell’Umbria – L’intento è quello di mettere al centro del dibattito europeo il tema della politica di coesione, e soprattutto evitare che l’impatto finanziario che ci sarà nel nuovo bilancio ricada interamente su una riduzione dei fondi strutturali”.
“Io mi auguro – ha sottolineato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini – aderiscano tutte le singole Regioni, per chiedere all’unione europea e alla Commissione europea che non vengano tagliati i fondi per la coesione. Sapete che con l’uscita della Gran Bretagna con la Brexit si ridurrà una parte del bilancio in cassa. Vi è una corrente di pensiero in Europa che sostiene si possano tagliare i fondi di coesione. Per noi invece sarebbe un errore molto grave, perché negli anni della crisi questi fondi hanno permesso di affrontarne meglio le conseguenze . Per quanto mi riguarda come Presidente del “Consiglio delle Regioni e dei Comuni di Europa” ho già aderito all’Alleanza per la coesione. Ora spero che ogni singola regione delle 20 aderisca anche formalmente all’Alleanza anche perché oggi mi sembra ci sia stata una trasversalità straordinaria tra regioni a statuto speciale e regioni a statuto ordinario, tra regioni governate dal centrodestra e regioni governate dal centrosinistra, anche perché queste scelte incidono direttamente su una parte di politiche di sviluppo che portiamo avanti sui nostri territori”.
La Conferenza delle Regioni ha incaricato la Presidente Marini di presentare questa adesione, il 30 gennaio prossimo, a Bruxelles, all’incontro organizzato dal Comitato delle Regioni, nel quale il ministro Claudio De Vincenti presenterà la posizione italiana sul futuro della politica di coesione.
In meno di un mese dall’inizio dell’anno è stata raggiunta l’intesa in Conferenza Unificata, tra lo Stato, le Regioni e il sistema delle autonomie locali, per il riparto del Fondo per le politiche giovanili 2018. Lo stanziamento quest’anno supera i 7 milioni di euro, con una netta inversione di tendenza rispetto al quinquennio precedente.
“Sono molto soddisfatto per il raggiungimento di questa Intesa, anche per la sollecitudine con cui è stata raggiunta. Si tratta di un forte segnale di volontà di collaborazione e attuazione concreta di progetti per i territori”, commenta Roberto Pella Vicepresidente vicario Anci delegato alle Politiche Giovanili. “Finalmente i numeri tornano a crescere, in misura pari al 40%, dopo un lungo periodo di flessione, testimoniando la grande attenzione nei confronti dei Comuni, la cui capacità di spesa si è dimostrata fattiva ed efficace”.
Le risorse saranno destinate a finanziare nuove opportunità per i giovani, attraverso progetti sinergicamente coordinati tra Stato, Regioni, Comuni e Città Metropolitane, a sostegno del talento e della creatività e di misure che favoriscano l’ingresso nel mondo del lavoro e il contrasto al disagio giovanile.
“Il tema delle politiche giovanili – aggiunge il vicario Anci – rappresenta un focus fondamentale per Anci, come ha dimostrato il nostro significativo e costante impegno di questi mesi, anche in considerazione del fatto che si tratta di un settore che interseca e coopera con gli obiettivi di molti altri, con un effetto moltiplicatore del risultato finale, consentito dai co-finanziamenti dei Comuni stessi”, conclude Pella.
Semaforo verde, oggi, in sede di Conferenza unificata sull’adozione delle linee generali delle politiche pubbliche per la promozione della sicurezza urbana integrata (come previsto dal decreto legge 20 febbraio 2017 n. 14 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”).“Abbiamo dato parere favorevole – ha dichiarato il presidente di Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro – chiedendo delle modifiche specifiche al testo per un maggiore coinvolgimento dei Comuni nella sottoscrizione dei protocolli tra le prefetture e le Regioni per la promozione della sicurezza integrata”.
Decaro ha anche scritto una lettera a tutti i sindaci italiani, invitando i Comuni a cogliere le nuove opportunità di coinvolgimento diretto nella definizione degli accordi sulla sicurezza nelle sedi di confronto di livello regionale.
Con l’approvazione delle linee guida viene introdotta una serie di novità per i Comuni con l’obiettivo di “migliorare la qualità, l’azione e la sicurezza nelle nostre città attraverso l’interconnessione delle informazioni e delle banche dati tra le forze dell’ordine e la polizia locale, l’integrazione dei sistemi di videosorveglianza, l’integrazione e la collaborazione tra le sale operative e l’aggiornamento professionale integrato per gli operatori della polizia locale e delle forze di polizia”, ha precisato Decaro.
A chiudere i punti all’ordine del giorno della Conferenza unificata del 24 gennaio la questione delle “Modalità di riparto del Fondo mense scolastiche biologiche”, previste dal decreto del Ministro delle politiche agricole di concerto con il Ministro dell’istruzione, su cui l’Anci ha presentato alcuni emendamenti che sono stati accolti e che hanno permesso di raggiungere l’intesa.
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