Italia delle Regioni

“Dopo aver messo in sicurezza i bilanci, è arrivato il momento di accelerare nel rilancio dell’azione delle Città metropolitane, a partire da una maggiore chiarezza sul ruolo di mera pianificazione assegnato alle Regioni. E’ nelle Città metropolitane che si concentrano sì le criticità, ma anche le maggiori opportunità per l’intero Paese. Da qui bisogna ripartire con decisione”. Lo afferma il sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro, che nella sede del Comune di Venezia ha presieduto  il 1 febbraio scorso, insieme al coordinatore e sindaco di Firenze Dario Nardella, la riunione dei sindaci delle Città metropolitane.

L’incontro, organizzato per mettere a punto la strategia per un nuovo slancio degli enti istituiti con la legge Delrio, ha preso spunto dai dati di una ricerca Intesa Sanpaolo dai quali si evince che tra il 2013 e il 2017 le Città metropolitane fanno registrare una variazione del Pil superiore rispetto alla media del Paese, sfiorando la soglia del 4%, per arrivare in alcuni casi a percentuali tra il 4,5 e il 6% (Firenze, Bologna, Milano, Napoli). Anche rispetto al dato sull’occupazione, a fronte di un aumento dell’1% su base nazionale, le grandi città registrano incrementi intorno all’1,2%. Nelle Città metropolitane, poi, crescono le multinazionali italiane e gli investimenti stranieri.

E’ a fronte di questi dati che Decaro annuncia “una piattaforma, una proposta di agenda urbana che presenteremo a partiti e coalizioni in vista delle elezioni, sottolineando il ruolo fondamentale da assegnare alle Città metropolitane”. Ma serve anche, ribadisce Decaro, “un tagliando alla legge Delrio, in modo da creare maggiore sinergia tra Città metropolitane, Comune capoluogo e Regione: sono ancora troppi i casi – aggiunge – in cui le Regioni travalicano il ruolo di pianificazione loro assegnato, gestendo direttamente funzioni in modo inappropriato e sottraendo risorse alle Città metropolitane”. Le Regioni, sottolinea il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci e sindaco di Catania, Enzo Bianco, “tendono spesso a occuparsi di temi che sono invece di competenza metropolitana, a partire dal trasporto pubblico locale”. E il sindaco di Napoli Luigi de Magistris aggiunge: “Su questo non faremo passi indietro, le Regioni devono limitarsi alla programmazione”.

La riunione del coordinamento è stata anche occasione per discutere delle maggiori criticità, a partire dallo smog: “Per abbattere l’inquinamento – ricorda Decaro – abbiamo già ottenuto fondi per 1,4 miliardi destinati a interventi strutturali, soprattutto sulle linee metropolitane. Ci sono sei miliardi ancora da assegnare per interventi infrastrutturali: vigileremo e daremo il nostro contributo per la corretta destinazione di queste risorse”.

Il processo di costruzione della città metropolitana richiede non solo la soluzione di alcune questioni di carattere economico – finanziario rispetto alle competenze e all’esercizio delle nuove funzioni previste dalla riforma Delrio, ma riguarda anche la creazione di un network nazionale per lo scambio e la diffusione delle innovazioni e delle sperimentazioni già realizzate per favorire lo sviluppo del sistema paese. Questo quanto emerso dall’incontro “Sperimentare la riforma. I progetti per rendere concrete le città metropolitane” dedicato al progetto di Anci “Metropoli strategiche” finanziato dal Pon Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 che si è svolto a Venezia presso il parco tecnologico Vega.

Un network tra le città metropolitane, hub di innovazione. “Riconoscere e aumentare i poteri delle città metropolitane vuol dire rispondere ai bisogni dei cittadini senza nulla togliere agli altri soggetti istituzionali. Dobbiamo credere nella città metropolitana, perché è vero che ‘piccolo è bello’ ma grande è meglio. Oggi nel mondo la competizione si gioca a livello metropolitano, per questo è necessario fare squadra e rete tra le città metropolitane per lo sviluppo del sistema paese”. Lo ha sottolineato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che ha aperto i lavori dell’incontro.

Con riferimento, invece, alla distribuzione delle risorse e alla questione dei bilancio delle Città metropolitane, il sindaco Brugnaro ha ricordato la necessità di avviare dei meccanismi di responsabilità e premialità per un’equa distribuzione delle risorse sui territori e favorire gli investimenti nelle città il “nostro miglior brand all’estero”.

L’impegno dei comuni italiani. In dato di fatto: “Le città metropolitane sono hub e motore di sviluppo del sistema paese: basti pensare che le 14 città metropolitane rappresentano il 46 per cento della nostra popolazione, il 56 per cento delle imprese multinazionali e concentrano – ha rimarcato il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra – il 65 per cento dei poli universitari. Dati questi che ci inducono a investire in termini di governance di questi enti che rappresentano l’Italia nel mondo. Venezia, Napoli, Cagliari, Messina, solo per citarne alcune, sono i nostri biglietti da visita nel mondo”.

Dopo un breve excursus tra riforma Delrio e riconoscimento delle Città metropolitane nel nostro ordinamento, il segretario generale ha ribadito l’impegno e i risultati raggiunti dai sindaci “nonostante l’emergenza finanziaria” che le Città metropolitane si trovano ad affrontare.. L’impegno di Anci prosegue: abbiamo impostato un lavoro per consentire di ottenere un alleggerimento sul debito e applicare gli avanzi di amministrazione sulla parte corrente.

Gli obiettivi di “Metropoli strategiche” A sottolineare invece i principali aspetti del progetto “Metropoli strategiche” è stata Pia Marconi capo dipartimento della Funzione pubblica: “Obiettivo principale del progetto è quello di creare un network tra le 14 Città metropolitane per affrontare i temi legati alla semplificazione amministrativa, alla redazione dei piani strategici metropolitani e alla gestione associata dei servizi con la possibilità di rafforzare altresì le reti di partenariato locale per favorire il coinvolgimento dei principali stakeholder locali e nazionali”. In questa direzione le 14 città maggiori d’Italia avvieranno un progetto di sperimentazione e un network di collaborazione e condivisione sulla base dei fabbisogni specifici di ogni realtà metropolitana con il supporto di Anci.

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