Italia delle Regioni

“Il prossimo governo ed il prossimo Parlamento dovranno affrontare due questioni delicate. Da un lato nelle Città metropolitane i poteri di ordinanza in materia antinquinamento non possono essere affidati solo ai singoli Comuni ma bisogna che siano trasferiti alla Città metropolitana. Inoltre, è necessario che sul tema del trasporto pubblico locale, almeno per le grandi città del Paese, la competenza non sia più delle Regioni, ma venga conferita ai Comuni”. E’ l’appello lanciato da Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale dell’Anci e sindaco di Catania, intervenendo alla conferenza stampa organizzata dall’Associazione e dal ministero dell’Ambiente sui temi della mobilità sostenibile a cui hanno preso parte il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, il segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra e Paolo Testa Responsabile Area Studi, Ricerche dell’Associazione.

Durante la conferenza stampa è stato annunciato il finanziamento di altri 33 interventi inseriti nella graduatoria del progetto ‘Giubileo della Luce’ per un totale di 3,235 milioni di Euro. Il progetto nasce dall’idea dell’Associazione dei Comuni Italiani  di coniugare la sostenibilità e l’efficienza energetica con la rivalutazione del patrimonio, offrendo un’opportunità di valorizzare i piccoli Comuni specie dove esistono tracciati fruibili dei “cammini” o antiche vie, come le Francigene.

Su questo punto Bianco ha ringraziato il ministro Galletti per l’impegno profuso e la collaborazione avviata con l’Anci: “Ha accettato la nostra sfida sulla sostenibilità che punta sul patrimonio artistico e culturale soprattutto dei piccoli borghi. e gli do atto di aver sostenuto il progetto finanziando finora 18 interventi di cui ben 17 sono stati già completati”. “Sostenibilità ambientale e rispetto dell’ambiente, efficienza energetica e valorizzazione del nostro patrimonio paesaggistico, sono temi strettamente connessi – ha spiegato il ministro dell’Ambiente Galletti -. Con lo scorrimento della graduatoria del progetto Giubileo della luce finanziamo con 3,2 milioni di euro altri 33 interventi nei Comuni italiani: il 64% di questi sono comuni inferiori a 5mila abitanti. Uno strumento significativo per valorizzazione il nostro territorio – continua Galletti – e che testimonia la volontà del governo di sostenere piccoli comuni e borghi, in alcuni casi particolarmente simbolici in quanto colpiti da eventi sismici, come il duomo di Narni, e che trovano in questo progetto una ulteriore occasione di rinascita”.

Durante l’incontro coi giornalisti è stata anche annunciata la IV edizione della Conferenza nazionale sulla mobilità che si terrà in autunno a Catania. “Sarà una occasione per fare il punto su alcuni interventi – ha spiegato Galletti – come il Programma nazionale destinato al rinnovo del parco degli autobus dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale e alla promozione e al miglioramento della qualità dell’aria con tecnologie innovative, istituito nel 2017 e dotato di un fondo complessivo di 3.7 miliardi di euro per la sostituzione dei bus. Voglio inoltre ricordare – ha aggiunto Galletti – il Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, già avviato con 74 milioni di euro di progetti finanziati e un ulteriore stanziamento in arrivo di  20 milioni di euro”. Occorre  soprattutto individuare soluzioni che possano produrre un mutamento di mentalità e di stile di vita nei cittadini. Dobbiamo lavorare per rendere gli spazi urbani sempre più a misura d’uomo, puntando sul verde e sulle passeggiate, che migliorano la nostra salute”.

Grande soddisfazione dell’Anci per la recente sottoscrizione del nuovo contratto degli Enti Locali che riconosce a circa 470.000 dipendenti di Comuni, Città metropolitane, Province, Regioni e Camere di commercio gli incrementi di stipendio per il biennio 2016-2018. “Restituiamo dignità ai dipendenti dei Comuni, personale più vicino ai bisogni, alle esigenze e alle aspettative del nostro Paese”, commenta il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro.

Il contratto attua l’atto di indirizzo del Comitato di settore e pone le basi per una maggiore autonomia organizzativa degli enti. Si premia chi è disposto ad assumersi maggiori responsabilità, con la possibilità di individuare posizioni organizzative con delega di firma di provvedimenti finali aventi rilevanza esterna; si semplifica la costituzione del fondo per la contrattazione integrativa attraverso il consolidamento della parte stabile e tramite regole più chiare per l’alimentazione della parte variabile del fondo, risolvendo cosi l’annosa questione delle difformità applicative dell’istituto che ha generato i rilievi ispettivi del ministero dell’Economia.

Le risorse per il trattamento economico delle posizioni organizzative vengono riportate, anche per i Comuni dotati di dirigenza, all’interno del bilancio degli enti, garantendo così maggiore autonomia gestionale. Si riduce la frammentazione delle indennità, con l’accorpamento di rischio, disagio e maneggio valori, e gli importi vengono conseguentemente aggiornati. Come chiesto dal Comitato di settore, viene valorizzato il personale della polizia locale cui è dedicata un’apposita sezione contrattuale, con una specifica indennità legata alla professionalità degli agenti, con riferimento sia alla responsabilità del grado rivestito che alle mansioni legate ai servizi operativi. Il nuovo contratto risolve anche alcuni problemi specifici relativi alle figure apicali nei Comuni di minori dimensioni demografiche, chiarendo la possibilità di conferire gli incarichi di posizione organizzativa anche al personale appartenente alla categoria C.

Misure specifiche anche per le Unioni di comuni, che tengono conto delle dinamiche che caratterizzano i processi associativi sia sotto il profilo dell’attribuzione degli incarichi di responsabilità sia rispetto alle modalità di costituzione del fondo per le risorse decentrate. Una Commissione paritetica, provvederà, entro luglio, a una rivisitazione del sistema di classificazione. Sistema che comunque viene semplificato con il superamento della categoria D3.

“Dopo circa nove anni, anche grazie all’impegno dell’Anci, si chiude un contratto nazionale per i lavoratori di un comparto che eroga servizi alla comunità. Si è cercato di innovare la base ordinamentale per una valorizzazione delle specifiche professionalità – conclude Decaro – insieme a un’attribuzione di maggiori poteri gestionali per i datori di lavoro. Certo, affronteremo l’incremento mettendo mano ai nostri bilanci, senza aiuti statali ma non avremmo potuto fare altrimenti, se non al prezzo, per noi inaccettabile, di bloccare la progressione economica a chi ogni giorno offre servizi ai cittadini. La futura battaglia sarà per una maggiore autonomia e responsabilità nella determinazione dei limiti quantitativi del salario accessorio e nel suo utilizzo per incentivare sempre il merito dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti degli enti locali”.

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