Il futuro dell’Europa

Il 13 febbraio scorso, in occasione del 63simo anniversario della presenza in Italia della Johns Hopkins University, il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha offerto a studenti e docenti le sue riflessioni sull’avvenire dell’Europa, sviluppando i principali temi d’attualità: il nuovo bilancio comunitario, la gestione delle crisi migratorie, il processo di riforme necessarie per un’Unione più democratica e più vicina ai problemi dei cittadini, gli ultimi sviluppi legati alla Brexit, la crescita economica e l’occupazione giovanile. Nell’occasione, il Presidente Tajani si è fermato a rispondere alle domande di noi giornalisti invitati all’esclusivo evento.

Presidente, rispetto alla questione della nave Saipem 12000 bloccata dai turchi al largo di Cipro, quale è la vostra posizione?

Ho parlato con il Presidente di Cipro, Nicos Anastasiades, gli ho espresso la mia solidarietà, Ankara deve rispettare il diritto internazionale. Non è così che ci si avvicina all’Unione Europea, anzi ci si allontana, il tentativo di limitare la libertà di navigazione nei mari non è un fatto positivo, vogliamo che la Turchia faccia marcia indietro.

Sulla Brexit a che punto siamo con le trattative?

Noi insistiamo su tre punti fondamentali: i diritti dei cittadini europei, che sono 3.500.00 di cui 100.000 italiani, che vivono nel Regno Unito; vogliamo che il la Gran Bretagna onori gli impegni finanziari che ha preso con l’Unione Europea; vogliamo che si lavori per difendere la frontiera tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda, garantendo il transito, ma anche che si eviti l’entrata di prodotti alimentari non consentiti in Europa da questa porta. Della Brexit se ne parlerà nelle prossime settimane, poi ci sarà un periodo di transizione, la trattativa non è facile, ma io ritengo arriveremo ad una soluzione soddisfacente.

I problemi sorti con Amsterdam sulla sede di EMA può riaprire la porta all’Italia?

Allora bisogna fare chiarezza, il valore giuridico di una decisione avverrà dopo un regolare processo legislativo che prevede una proposta della Commissione Europea, che è già stata fatta, al Parlamento ed al Consiglio. Nella proposta di riforma del regolamento dell’Agenzia fatta dalla Commissione, si parla della sede di Amsterdam. Ora il Parlamento Europeo, in piena autonomia, sovranità e libertà, dovrà decidere se questa sede è adeguata o meno. Il giorno 22 sarà effettuata una visita della Commissione Ambiente del Parlamento, ad Amsterdam, per verificare se il luogo scelto dagli olandesi sia atto o meno. A quel punto faremo le nostre scelte nel solo rispetto ed interesse dei cittadini europei.

Dei fatti di Macerata avvenuti proprio in piena campagna elettorale che ne pensa?

Io non partecipo alla campagna elettorale, sono il Presidente del Parlamento Europeo, è in questa veste che sono qui. Non credo che in Italia ci sia nessun pericolo di ritorno al fascismo o a forme di comunismo violento; esiste una forma di malcontento e di rabbia che a volte esplode con gesti che devono essere assolutamente condannati. Poi ci sono gesti criminali di qualche folle che ha sparato a degli innocenti, ed è giusto che stia in carcere, se sarà riconosciuto colpevole di quanto addebitatogli e capace di intendere e di volere. Nello stesso tempo crea grande allarme l’omicidio di una ragazza innocente e magari sacrificata con riti che nulla hanno a che vedere con la nostra civiltà. Questo significa che dobbiamo gestire l’immigrazione e l’integrazione di chi, regolarmente, vive in Italia venendo fuori dall’Unione Europea. Anche nell’interesse e dei diritti di questi, è giusto chiedere all’Unione Europea che i clandestini vengano rispediti ai paesi di provenienza. Questo sempre nel rispetto dei diritti dell’uomo. Poi c’è un discorso di sicurezza nel nostro paese ed in tutta l’Europa per evitare il ripetersi di episodi di violenza, anche verso appartenenti alle forze dell’ordine, che creano forte allarme nel pubblico. Le forze dell’ordine sono chiamate a garantire la nostra sicurezza, sono cittadini italiani come gli altri, e quello che è accaduto a Piacenza rende ragione a Pasolini. Questi che aggrediscono carabinieri, poliziotti, finanzieri, sono spesso figli di papà, con il Rolex al polso, mentre gli agenti per strada sono spesso persone del sud che fanno fatica a vivere con stipendi che sono inferiori rispetto al sacrificio che fanno. Dobbiamo quindi portare loro rispetto perché non fanno altro che fare rispettare le leggi della Repubblica che tutti siamo tenuti ad onorare.

Le elezioni italiane come sono viste in Europa?

L’Europa vuole che in Italia ci sia stabilità. Siamo un paese industrializzato con 60 milioni di abitanti, quindi l’Europa guarda a noi con grande interesse e chiede che ci sia stabilità per i prossimi anni.

[Si ringrazia SAIS Johns Hopkins University Bologna per l’ invito. L’intervento pubblico in Aula Magna del Presidente Tajani è disponibile integralmente onlineNdR]

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