Trieste, Capitale UE della Scienza
Freedom for Science, Science for Freedom – Anche se la Commissione Europea continua a mettere sul piatto della bilancia forti investimenti in ricerca (l’ultimo di fine 2017 è di 8,5 miliardi di euro) nel Programma Horizon 2020, in questi giorni di vigilia elettorale per le Politiche italiane 2018 la scienza e la ricerca continuano a essere come da più parti sono definite le “grandi assenti” dal dibattito della Campagna elettorale, malgrado l’Italia debba già scontare di aver perso più volte in passato la modernizzazione del suo sistema scientifico con la costante diminuzione degli investimenti in ricerca e innovazione e malgrado la qualità della ricerca italiana (laddove viene fatta) come è dimostrato dal fatto che le ricerche scientifiche italiane compaiono negli Studi scientifici più citati al mondo con un aumento percentuale del 10% rispetto al passato e dal fatto che l’importanza degli Studi italiani vengono dopo solo di quelli di USA e Regno Unito.
Ma anche quest’ultimo: il paradosso di una ricerca di qualità ed influente con risorse in calo non sembra destinato a durare ancora a lungo, secondo il sistema statistico sul finanziamento alla ricerca della Commissione Europea si sta andando velocemente verso la mediocrità.
Da parte sua la Commissione con investimenti in denaro e politiche attive che ruotano intorno tre temi principali: “innovazione aperta, scienza aperta, apertura al mondo” continua comunque a incoraggiare la ricerca di eccellenza e a promuovere l’innovazione con l’obiettivo anche di creare crescita e posti di lavoro e affrontare le principali sfide sociali. Tra questo genere d’iniziative rientra ESOF: 5.000 partecipanti scientifici attesi; 80 Paesi del mondo coinvolti; 100.000 visitatori attesi; 200 eventi in programma; un milione di euro dall’Unione Europea per finanziare una manifestazione che ha cedenza biennale.
ESOF 2020 (Euroscience Open Forum) ha scelto la città di Trieste per fare da cornice alle iniziative che si susseguiranno dal 4 al 10 luglio 2020. Si tratta di una delle principali manifestazioni europee in tema di scienza, tecnologia, società e politica e sul rapporto dialettico tra questi ambiti. Sarà una manifestazione in cui si spazierà dallo sviluppo sostenibile (al centro dell’Agenda delle Nazioni Unite) ai Big Data fino ad arrivare al rapporto tra “Business and Science” con un occhio di riguardo alle opportunità per i più giovani che saranno i veri protagonisti del prossimo futuro contrassegnato da radicali cambiamenti tecnologici, sociali, lavorativi in cui il ruolo da protagonista lo ricopriranno i processi di digitalizzazione in atto e innovazioni tecnologiche.
Si tratterà di una serie di iniziative pensate e definite in base a un processo bottom-up che prevede la raccolta di idee da parte di Università ed enti di ricerca del Triveneto e dell’Europa centro-orientale di cui sarà alla guida “Trieste encounters on science and innovation” – TESI – (Organismo della Fondazione Internazionale Trieste.
Trieste “Capitale europea della Scienza ESOF 2020” quando il Rettore dell’Università di Trieste, prof. Maurizio Fermeglia com’era naturale non ha potuto nascondere la sua gioia “…l’ESOF ha premiato un progetto a cui l’Università di Trieste ha creduto e contribuito a realizzare e costruire in collaborazione alle altre parti della città”. Si tratta di una manifestazione – continua il Professore: “…da cui ci si aspetta grandi ricadute culturali, scientifiche ed economiche sia per la città che per gli enti scientifici del territorio che per la stessa Università di Trieste”.
L’organizzazione dei lavori sta procedendo a ritmo spedito: attualmente è stato costituito il Team “ESOF2020TRIESTE” composto da 70 esperti suddivisi in 5 comitati distinti per aree tematiche. La scelta di Trieste è stato un successo che ha coronato lo sforzo congiunto di MIUR, degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo assieme ad Università ed Istituti di Ricerca tra cui il CNR e l’Istituto di Fisica Nucleare in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e il Comune di Trieste.
Nel corso della presentazione della manifestazione svoltasi recentemente al MIUR ci si è soffermati, come ha fatto Luigi Nicolais, Consigliere della Ministra Fedeli per gli Affari scientifici sul risultato importante che ha raggiunto l’Italia, ma non hanno potuto fare ameno di soffermarsi anche sui punti di forza di Trieste che rappresenta qualcosa di unico nel contesto scientifico europeo per la qualità del sistema della ricerca presente su quel territorio, la posizione geografica strategica, che rende questa città uno snodo nevralgico di raccordo e dialogo con l’Europa centro-orientale, una forte vocazione culturale e scientifica che ha portato la città di Trieste, già in passato, ad affermarsi come “porto di idee”.
Ed ecco che torna il motto scelto come slogano della Manifestazione: “Freedom for Science, Science for Freedom” utilizzato per sintetizzare e rendere di immediata percezione lo spirito che vuole essere alla base di ESOF 2020: un invito a concepire la scienza come libera da pregiudizi e inclusiva, ispirata alla qualità dei contenuti e ai valori etici dei comportamenti.
Ed è verso la direzione della qualità ed eticità della ricerca che spinge la Commissione creando in HORIZON 2020 programmi di finanziamento specifici, con norme specifiche che richiedono il rispetto dei principi di onestà, affidabilità, obiettività, imparzialità, comunicazione aperta, dovere di diligenza, equità e responsabilità per le future generazioni di scienziati. “Queste regole – dichiara Carlos Moedas, Commissario europeo per la ricerca, la scienza e l’innovazione – contribuiranno a promuovere una cultura dell’integrità della ricerca e della trasparenza in tutte le organizzazione di ricerca, non solo aumentando l’eccellenza scientifica, ma mostrando che alla fine, la scienza europea, è al di sopra di ogni rimprovero” e questo è uno degli obiettivi più ambiziosi che la Commissione Europea si pone e che la scelta di Trieste come Capitale europea delle scienza ESOF 2020 vuole contribuire ad avvalorare.
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