David 2018, trionfano i Manetti Bros
Vince l’originalità dei Manetti al David di Donatello. Ammore e malavita si porta via diverse statuette: miglior attrice non protagonista (Claudia Gerini), colonna sonora (Pio e Aldo De Scalzi), canzone originale (Bang Bang di Pio e Aldo De Scalzi), costumi (Daniela Salernitano) e soprattutto miglior film, il premio più ambito.
Ripercorriamo brevemente la carriera dei due registi romani, che nascono dall’underground e che ricordiamo di aver conosciuto circa vent’anni fa, a Livorno, nel corso di Joe D’Amato Horror Festival. Originali sin da Consegna a domicilio, episodio del film collettivo DeGenerazione (1995), interessanti nel graffiante Zora la vampira (2000), nel thriller Piano 17 (2005), seguito dai più anonimi Cavie (2009) e L’arrivo di Wang (2011), sono autori del primo film italiano in 3 D con l’angosciante e claustrofobico Paura (2012). Il successo arriva improvviso con Song’e Napule (2013) e con la conferma di Ammore e malavita (2017). Importante la televisione con le serie di successo Ispettore Coliandro, Crimini e Rex 7 e 8, media che li aveva visti debuttare con l’insolito Torino Boys (1997). I Manetti hanno anche prodotto due horror a basso costo molto interessanti di Gabriele Albanesi (Il bosco fuori e Ubaldo Terzani Horror Show) e molti videoclip.
Trionfa Napoli al David di Donatello, perché Napoli velata vince come miglior scenografia (Denis Gogturk) e fotografia (Gian Filippo Corticelli), mentre il regista Giuliano Montaldo è miglior attore non protagonista per Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni. Donato Carrisi è il miglior regista esordiente (La ragazza nella nebbia), Stefania Sandrelli vince un David Speciale, Steven Spielberg e Diane Keaton due David alla Carriera. Grande successo per il musicale-biografico Nico di Susanna Nicchiarelli – che in provincia abbiamo visto grazie ai Cineclub e alle sale di essai – che vince quattro David: sceneggiatura originale, trucco (Marco Altieri), acconciature (Daniela Altieri) e suono. Premi anche per Riccardo va all’inferno (costumi), Jasmine Trinca (attrice protagonista in Fortunata), Renato Carpentieri (attore protagonista ne La tenerezza) e il giovane Jonas Carpignano (miglior regia con l’intenso A’ Ciambra). Sicilian Ghost Story vince per la miglior sceneggiatura non originale. Alfonso Goncalvez prende un David per il montaggio accurato e rapido di A’ Ciambra, Gatta cenerentola vince come miglior produzione ed effetti digitali, mentre La lucida follia di Marco Ferreri si prende il David per il miglior documentario. David Giovani a Francesco Bruni per Tutto quello che vuoi.
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]