Muri

“Purtroppo sono più numerosi gli uomini che costruiscono muri di quelli che costruiscono ponti”.  Questo proverbio cinese raccoglie bene i concetti di difesa e di superiorità del genere umano. Costruire muri è sempre stato un fattore dominante dell’animo umano fin dai tempi antichi, penso alla Muraglia Cinese, che fu costruita a causa di  un sanguinoso conflitto tra una cultura nomade e una stanziale, tra uomini di cavalli e uomini di terra,  cioè i popoli nomadi del nord della Cina e uno Stato organizzato, amministrato centralmente, che va gradualmente affermando il suo prestigio e la sua unità nazionale.

Ch’in Shin Huang, primo Imperatore della Cina unificata, elabora quindi un piano difensivo basato sulla costituzione e l’addestramento di un potente esercito e la costruzione di un grande sistema difensivo, la Grande Muraglia cinese. Il muro ha il preciso scopo di rallentare e arrestare la corsa degli abilissimi cavalieri Hsiunh Nu, consentendo agli uomini di guardia di organizzare una difesa efficace. Ai tempi odierni quelle mura intrise di sangue la cui costruzione è durata oltre 3000 anni, resta l’attrazione turistica più importante di quei luoghi.

Non tanto tempo fa un altro muro, meno lungo ma altrettanto sporco di sangue, fu eretto a Berlino. Come sempre il concetto del giusto o sbagliato, del buono o cattivo è il centro della discussione. Messa a tacere da ordini superiori che decretano i confini, tracciano linee, separano genti in nome della sicurezza dello Stato. Una divisione che accontentò un po’ tutti i Paesi vincitori della seconda Guerra Mondiale, tranne naturalmente  i tedeschi, e creò meno problemi nella gestione della Germania vinta. La Germania era diventata oggetto della Guerra Fredda e non aveva ancora né la forza, né la reale possibilità di sottrarsi al dominio e alla concorrenza delle due superpotenze USA e URSS.

La “DDR” (Deutsche Demokratische Republik” – Repubblica Democratica Tedesca) all’est stava sotto l’influenza dell’Unione Sovietica e la “BRD” (“Bundesrepublik Deutschland” – Repubblica Federale della Germania) all’ovest, sotto l’influenza degli Stati Uniti. Sappiamo tutti come è andata a finire, quanta gente è morta fino a che finalmente nel 1989 il muro fu abbattuto.

Ora, il caro Donald preme per il muro tra Messico e Stati Uniti; un prolungamento dello stesso muro che già esiste e che costerà ben 18 miliardi di dollari. La California ha addirittura denunciato il Presidente perché sostiene che la costruzione violi alcuni protocolli per la difesa ambientale; non si parla di esseri umani, ma di ambiente. Ma Trump va dritto per la sua strada, sostenendo che il muro è necessario per la sicurezza degli americani, che impedirà il traffico di stupefacenti tra Messico e Stati Uniti, che salverà tante vite.

Insomma, quando gli uomini non sanno trovare soluzioni intelligenti costruiscono muri; e le soluzioni sono rimandate fino a che, un giorno forse, qualcuno di buon senso costruirà ponti.

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