Italia delle Regioni
Promuovere in tutte le sedi istituzionali la sensibilizzazione generale nei confronti del grande patrimonio culturale dell’Italia dei piccoli Comuni e delle ‘aree interne’, individuando una specifica giornata dedicata alla salvaguardia dell’intero patrimonio immateriale così come ben definito dalla risoluzione dell’Unesco. Questo l’obiettivo principale del Protocollo d’intesa che Antonio Decaro, presidente dell’Anci (associazione nazionale Comuni italiani) e Antonino La Spina, presidente dell’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) hanno siglato il 19 aprile a Roma.
Per raggiungere tale obiettivo l’Anci promuoverà il riconoscimento delle Pro Loco del territorio come interlocutori primari e diretti dei Comuni per la realizzazione di iniziative di promozione turistica e si impegnerà a proporre, nell’ambito della normativa di settore, l’utilizzo a uso gratuito da parte delle Pro Loco dei beni demaniali o di altra proprietà pubblica.
Da parte sua l’Unpli si impegnerà a realizzare ogni anno un seminario di formazione/informazione su tematiche relative alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio turistico locale e a rendere disponibile tutta la propria esperienza nell’organizzazione di eventi.
“Questo protocollo – dichiara Antonio Decaro, presidente Anci – impegna noi amministratori locali al fianco dei presìdi culturali rappresentati dalle Pro Loco. L’obiettivo comune è aiutare i turisti a scoprire l’esperienza che cercano quando vengono in Italia. Un’esperienza fatta non solo di monumenti celebri, ma di atmosfere e tradizioni che devono essere salvaguardate. Si tratta di un’opportunità economica per l’Italia intera e anche di una grande occasione per vincere lo spopolamento, vero pericolo per i piccoli Comuni e per le aree interne”.
“L’intesa – evidenzia Antonino La Spina, presidente Unpli – sottolinea gli ottimi rapporti esistenti e la sinergia che Anci e Unpli intendono proseguire. Per noi si tratta di un accordo di assoluto valore che certamente renderà ancora più efficace il dialogo fra i Comuni e le Pro Loco, anche alla luce dell’applicazione delle norme di sicurezza per l’organizzazione degli eventi. Allo stesso tempo, il protocollo rafforza sostanzialmente l’opera di valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale dei borghi e dei piccoli Comuni italiani già avviata da Unpli”.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha incontrato il 19 aprile Enrico Giovannini, portavoce dell”Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis). “Le Regioni stanno contribuendo alla strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile con diverse iniziative. Abbiamo necessità di coordinamento e stiamo cercando di farlo all’interno delle commissioni della Conferenza, ma è chiaro che le relazioni a cui la Conferenza delle Regioni ha aderito già da qualche mese sono fondamentali, perché significa trovare strumenti di coordinamento e di formazione, e naturalmente tavoli già ben strutturati e questo renderà più facile il nostro lavoro”. Lo ha affermato Donatella Spano, coordinatrice della Commissione Ambiente e Energia al termine di un incontro con Enrico Giovannini, portavoce dell’Asvis, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile. “La Conferenza fa parte dell’Asvis, le collaborazioni sono già in atto”, ha spiegato Giovannini al termine dell”incontro.
Oggi “Un punto cruciale è contenuto nella direttiva del presidente del consiglio del 16 marzo scorso: il fatto che è stato portato a Palazzo Chigi il coordinamento politico della strategia di sviluppo sostenibile – ha osservato Giovannini – Portare l’Italia sullo sviluppo sostenibile non solo sul piano ambientale ma economico, sociale, istituzionale d’ora in poi è responsabilità del presidente Consiglio, che ha istituito una Commissione nazionale per lo sviluppo sostenibile con la partecipazione di tutti i ministeri, le Province, le Regioni e le città perché hanno un ruolo fondamentale”.
Per questi motivi, in Conferenza delle Regioni, “ho illustrato cosa si può fare all”interno dell”Alleanza – ha proseguito – noi forniremo indicatori compositi per capire come ogni regione si muove verso lo sviluppo sostenibile, la modellistica per valutare come le politiche delle varie giunte impatteranno, la formazione per aiutare i dirigenti regionali a contribuire meglio. Le Regioni devono aiutare il Paese a fare il salto necessario” ha concluso Giovannini spiegando che “oggi non siamo sul sentiero dello sviluppo sostenibile”.
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