Premio Capitale europea dell’innovazione 2018
La crisi economica vissuta e sentita sia a livello locale (nel nostro Paese) che a livello di politica europea e internazionale ha reso necessarie nuove regole economico-finanziarie e nuovi canoni da rispettare nelle scelte strategiche dei diversi Paesi affinché restino possibili le condizioni di sviluppo socio-economico pianificate.
Un modello economico sempre più globalizzato, l’affermazione di criteri di sostenibilità ambientale, la sempre maggiore diffusione della digitalizzazione sono stati tutti fattori che hanno acuito, a maggior ragione se si sono sommati gli uni agli altri, la distanza tra coloro che si sono sintonizzati con rapidità su quanto voluto dalla “Rivoluzione dell’Innovazione” in atto e quanti si sono mostrati, invece, più incerti, ancorati a modelli organizzativi e di business inadeguati ai nuovi scenari.
E, come breve inciso ricordiamo che tale è la centralità del tema che anche la nostra capitale non poteva non esserne coinvolta organizzando il “Forum dell’Innovazione di Roma Capitale” (di cui fa parte anche Stati Generali dell’Innovazione), tavolo di confronto tra Amministrazione, cittadini e associazioni sulle questioni dell’innovazione digitale di Roma Capitale, in rispondenza a quanto definito nell’Agenda Digitale, appunto di Roma Capitale, creando un’opportunità di incontro permanente e di partecipazione sui temi delle nuove tecnologie e che si articola in diversi laboratori tematici: open government, competenze digitali, smart city, agenda digitale..
Tale è l’importanza che possiede l’innovazione per l’Unione Europea che l’ha resa il cardine della Strategia dell’Unione per favorire la Crescita e creare occupazione. L’Unione dell’Innovazione, lanciata dalla Commissione Europea nel 2010, è un’iniziativa destinata a far convergere gli sforzi dei Paesi UE e di quelli extra UE e la loro cooperazione per affrontare nel miglior modo le principali sfide dei nostri giorni: energia, sicurezza alimentare, cambiamenti climatici, invecchiamento della popolazione, rafforzando al posizione ricoperta dall’Unione Europea nel settore scientifico (stanziando 13 miliardi di euro – degli 80 del Programma Quadro della Ricerca – a favore del Consiglio Europeo della Ricerca, per un ammontare complessivo di 24,5 miliardi di euro per la ricerca: i Paesi dell’Unione dovranno investire da qui al 2020 il 3% del PIL in Ricerca e Sviluppo (1% di finanziamenti pubblici, 2% di investimenti privati) con l’obiettivo di creare 3,7 milioni di posti di lavoro e realizzare un aumento annuo del PIL di circa 800 miliardi di euro. Lo scopo è quello di favorire la realizzazione di un “Mercato Unico europeo dell’Innovazione” che sia in grado di far da catalizzatore per attrarre imprese e attività innovative.
In questo conteso si inquadra il Premio per la Capitale europea dell’Innovazione 2018. Il Premio, che si inserisce nelle azioni di Horizon 2020, ricompensa la città che adotta il miglior “ecosistema innovativo” funzionale a mettere in rete cittadini, organismi pubblici, università e imprese, promuovendo attività che, coinvolgendo i cittadini, premino le città che: “agiscono da banco di prova per soluzioni innovative a sfide locali rilevanti; includono le soluzioni trovate nelle loro politiche quotidiane; permettono ai cittadini di dare il proprio contributo e di usufruire delle soluzioni individuate”. Dagli organizzatori del Premio le città sono state “considerate nel loro insieme, considerandone, cioè, il conteso, le autorità municipali, i cittadini, gli organizzatori, le strutture pubbliche come una piattaforma unica capace di stimolare la crescita, lo sviluppo della creatività e dell’innovazione”.
Il termine per la presentazione delle candidature scade il 21 giugno 2018. Possono partecipare le città dell’Unione Europea e i Paesi associati al Programma Horizon 2020. “Con la loro capacità di connettere persone, luoghi, attori pubblici e privati, le città possono sostanzialmente migliorare l’innovazione in Europa e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Nuovi approcci per intraprendere e attuare pratiche innovative stanno guadagnando sostegno, segnando il passaggio dai tradizionale schemi top-down a pratiche bottom-up più forti, in cui i cittadini stanno sempre più co-plasmando le politiche pubbliche in modo aperto e trasparente” questo è quello che si legge nella descrizione della “sfida specifica” ovvero della motivazione di creazione del Premio che ha stilato la Commissione. Nelle intenzioni dei suoi ideatori il Premio dovrebbe rendere “l’ecosistema urbano più innovativo”, lo sviluppo e realizzazione di politiche innovative, promuovendo la partecipazione dei cittadini al processo decisionale, aumentando l’attrattiva della città verso investitori, industria, talenti di profilo elevato, nuovi modelli e potenzialità imprenditoriali, accompagnando la città nel percorso di apertura per stabilire nuove possibili sinergie favorendo l’individuazione di buone pratiche da replicare in tutt’Europa.
La città che riceverà il titolo di “Capitale Europea dell’innovazione” si aggiudicherà un Premio di 1.000.000 di euro, mentre quelle che si posizioneranno tra i primi cinque posti riceveranno 100.000 euro ciascuna.
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