Italia delle Regioni

Domenica di elezioni, ieri, in 761 Comuni italian, coinvolti nel turno elettorale amministrativo per l’elezione dei rispettivi Sindaci e dei Consigli comunali. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà invece domenica 24 giugno.

Tra i Comuni al voto 109 sono quelli con più di 15 mila abitanti, in cui vige il sistema a doppio turno; in 652 comuni, con meno di 15 mila abitanti, Sindaco e Consiglio sono invece scelti con un sistema integralmente maggioritario e votazione in un unico turno. Ieri si è votato anche in Sicilia e in Sardegna, mentre in Trentino-Alto Adige gli elettori sono andati al voto il 27 maggio 2018.

Tra i centri alle urne spiccano sette città capoluogo di provincia con oltre 100 mila abitanti: Ancona, Brescia, Catania, Messina, Siracusa, Terni e Vicenza. Gli altri Comuni capoluogo di Provincia chiamati al voto sono: Avellino, Barletta, Brindisi, Imperia, Massa, Pisa, Ragusa, Siena, Sondrio, Teramo, Trapani, Treviso e Viterbo. In totale gli elettori interessati sono quasi 6,8 milioni.

La grande forza delle nostre città, che oggi sono il motore delle nazioni e dell’Europa, nasce principalmente da un’alleanza tra pubblico e privato e dall’esigenza del pubblico di appoggiarsi al grande contributo umano, intellettuale e operativo del privato e delle Fondazioni. A Parma il Welfare di comunità, l’innovazione delle piccole e medie imprese, la rigenerazione urbana e delle infrastrutture, la qualità del terzo settore non potrebbero essere nemmeno concepibili senza l’apporto, il sostegno e il contributo delle Fondazioni”. Lo ha affermato il sindaco di Parma Federico Pizzarotti che, in qualità di vice presidente dell’Anci, ha portato i saluti dell’Associazione aprendo, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, il 24esimo congresso dell’Acri che riunisce nel capoluogo parmense le Fondazioni bancarie e le Casse di risparmio.

Pizzarotti ha evidenziato come “viviamo un momento storico in cui il pubblico da solo non ha la forza sufficiente per portare avanti idee, progetti, sogni e ambizioni. Oggi noi istituzioni – ha aggiunto – ci troviamo sul tavolo più problemi che soluzioni, più domande che risposte”. Proprio per questo “è importante che le istituzioni e le Fondazioni, pubblico e privato, compiano lo stesso cammino: perché nel tempo della ‘Confusione globale’ è essenziale una grande alleanza, che abbia come missione migliorare la qualità della vita degli italiani”.

Da qui l’auspicio del vice presidente Anci perché si rinsaldi un’alleanza già forte e si cammini diritto, facendo delle nostre ambizioni dei progetti per l’Italia e per Parma, così da coniugare l’ideale con il mondo del realizzabile. Questo, oggi, ci chiedono a gran voce i cittadini”, ha concluso Pizzarotti invitando il presidente Mattarella a tornare in occasione di Parma 2020, quando la città sarà Capitale italiana della Cultura.

Dal presidente della Conferenza delle Regioni italiane,  Stefano Bonaccini  “Congratulazioni” e “auguri di buon lavoro” sono stati espressi, in una lettera inviata al neo Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “L’agenda europea, con la nuova definizione del Quadro Finanziario pluriennale, e i tempi stringenti che ci separano dalla predisposizione della Legge di bilancio 2019 – scrive Bonaccini – rendono quanto mai auspicabile un percorso di concertazione istituzionale, di cui, sono certo, Ella saprà farsi interprete.

Le Regioni e le Province autonome sono disponibili, non appena la sua agenda lo consentirà, ad un incontro per condividere un percorso basato su alcune priorità. A tal fine abbiamo anche elaborato alcune proposte per definire, attraverso un accordo Stato-Regioni, un Patto per la crescita e lo sviluppo sostenibile, dando ossigeno – conclude Bonaccini – a una politica di investimenti sul territorio”.

Il Presidente della Conferenza delle Regioni ha inviato anche un telegramma di congratulazioni per “l’importante mandato ricevuto” e auguri di buon lavoro al neo Ministro per gli Affari Regionali, Erika Stefani. “Contiamo sulle sue pregresse e importanti esperienze politiche e amministrative per valorizzare l’attività della Conferenza Stato-Regioni, un luogo in cui è possibile realizzare progetti di governance condivisa. Le Regioni sono disponibili ad avviare una stretta collaborazione e sarà mia cura – conclude il telegramma di Bonaccini – sottoporle presto alcune importanti questioni sospese che attengono al rapporto determinante tra lo Stato e le Regioni, affinché su tali temi possa riprendere il confronto istituzionale”.

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