Rossini centocinquanta
Amate Rossini? Volete saperne di più sulla vita e le opere del compositore de Il Barbiere di Siviglia e del Guglielmo Tell? Recatevi allora a Pesaro, sua città natale – denominata non a caso Città della Musica – oppure ad Urbino o a Fano dove viene celebrato con tutti gli onori con l’evento Rossini 150 titolo che sta a ricordare il 150° anno dalla sua morte.
È a tutti gli effetti un’occasione unica, irripetibile che, articolata nelle tre città, permette di conoscere il “titano” Rossini (così come lo aveva definito Giuseppe Mazzini) a 360 gradi.
Un viaggio nel mondo del Maestro alla scoperta dei lati meno conosciuti della sua esistenza. Dai risvolti legati alla sua attività compositiva cominciata a soli quattordici anni, alle fasi depressive di cui soffriva che lo ha tenuto a lungo lontano dal mondo della musica, fino al suo ritiro nella campagna parigina di Passy dove è deceduto.
Tipico del suo stile era il crescendo orchestrale su una frase ripetuta tanto che è stata coniata la locuzione crescendo rossiniano che ritroviamo non solo nelle due opere già citate ma anche ne L’italiana di Algeri, La gazza ladra, La Cenerentola, ecc.
Ma non di solo musica si tratta. Le Celebrazioni Centenarie Rossiniane mirano anche alla valorizzazione, anche a livello internazionale, del territorio natio del Genio musicale, territorio da scoprire ed apprezzare dando così un impulso all’economia locale e al turismo. Il programma, presentato a Roma nel febbraio scorso nella sede del Ministero delle attività culturali, prevede esposizioni esperienziali e multimediali, progetti didattici, visite animate e tour guidati. Interverranno grandi nomi dello spettacolo tra i quali anche Elio di Elio e le storie tese, Patti Smith, Asaf Avidan e Luca Zingaretti.
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