Un bicchiere di rabbia
Libro per l’Estate – Il romanzo di Raduan Nassar Un bicchiere di rabbia (Edizioni SUR, 2’ ed. 2018), scrittore brasiliano nato da genitori di origine libanese nel 1935, narra la storia erotico-sentimentale, che si svolge in poche ore, tra un lui e una lei di estrazione sociale e caratteri del tutto diversi uniti da una forte passione e attrazione fisica.
I due si incontrano in una casa fuori città dove vivono un intenso amplesso carico di sensualità ed erotismo il quale si trasforma in breve in uno scontro verbale e fisico a causa loro delle divergenze ideologiche. Lui, maschilista e fascista, lei, sessantottina impegnata politicamente tramite il suo lavoro di giornalista, si sfidano a suon di offese e schiaffi fino a quando lei se ne va.
Lo scrittore, con questo breve capolavoro di tensione, intende esplorare i sottili confini tra dominio e sottomissione nonché tutte le zone d’ombra dell’animo umano attraverso una figura maschile palesemente detestabile e celatamente desiderabile. A dispetto delle apparenze, questo libro, uscito la prima volta nel 1978, non è solo una storia d’amore ed erotismo ma la metafora della situazione politica in cui versava il Brasile negli anni ’70 avvilito dalla dittatura militare cominciata nel 1964. Come si può ben immaginare, per l’epoca conservatrice di allora, alla sua uscita il libro ha fatto molto scalpore per via della narrazione a sfondo sessuale ma anche perché manifesta apertamente la voglia di riscatto dei brasiliani dall’oppressione governativa.
A Nassar è stata riconosciuta la bravura nel sapere scrivere di erotismo senza scivolare nella banalità nonché l’originalità della narrazione al punto da consacrarlo tra i classici brasiliani del Novecento. Dal libro è stato tratto un film uscito nel 1999.
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