Manchester by the sea (Film, 2016)
Un film che fa man bassa di premi non sempre rispetta le aspettative, ma non è il caso di Manchester by the sea, cinema allo stato puro ricco di tutti i pregi che dovrebbe possedere una pellicola.
In breve la storia – scritta e sceneggiata senza punti deboli dal regista tuttofare Kenneth Lonergan – che racconta il travaglio interiore di Lee Chandler, schiacciato dal peso morale di aver provocato la morte dei tre figli per una banale dimenticanza che ha provocato l’incendio della sua casa. Lee si riduce a fare il custode di appartamenti, lontano dai luoghi dove è cresciuto e ha vissuto fino alla terribile fine del matrimonio, ma un giorno deve tornare per occuparsi del nipote Patrick, dopo la morte improvvisa del fratello. Lee riaggancia i rapporti con il vecchio mondo ma ne è spaventato, atterrito, non se la sente di tornare a vivere dove ha vissuto giorni troppo atroci. Rivede la ex moglie, ritrova la ex compagna alcolizzata del fratello che si è fatta una nuova vita e imposta un rapporto complesso con il nipote. Non anticipiamo altro perché la pellicola vive di continui colpi di scena ed è impaginata con la tecnica del flashback, narrando a poco a poco il passato, mixato con l’incedere del presente.
Interpretazione straordinaria di Casey Affleck, sempre in primo piano, che nel 2017 si aggiudica un meritato Oscar come miglior attore protagonista, dando vita a un personaggio allucinato e violento, incapace di comunicare con gli altri dopo la morte dei figli e la rottura con la moglie. Molto bravi anche gli altri attori, dal giovane Lucas Hedges nei panni di Patrick, fino a Michelle Williams (la moglie di Lee), passando per Kyle Chandler (il fratello Joe).
Il punto di forza del film è la storia, melodrammatica e coinvolgente, ricca di introspezione psicologica, scritta da un vero sceneggiatore di cinema, al terzo film da regista dopo Conta su di me e Margaret. Lonergan si aggiudica un Premio Oscar per la sceneggiatura e regala al pubblico un cameo da attore in una breve sequenza di un film che dura ben 135’ ma non stanca il pubblico. Fotografia intensa e glaciale, scenografia perfetta di un luogo imbiancato dalla neve, bagnato da un mare freddo e suggestivo, teatro dei momenti più gioiosi della famiglia. Manchester dal mare è la traduzione del titolo inglese, forse opportuna, visto che la forma italiana mantiene la poesia dell’originale, fotografando il punto di vista dell’autore che riprende la cittadina del Massachusetts, contea di Essex, con lunghe soggettive marine e ben dosati piani sequenza.
Un film dotato di grande realismo e caratterizzato da personaggi veri, pure se spesso sopra le righe, che non concedono niente alla finzione scenica. Suono in presa diretta e musica straordinaria, che va da Bob Dylan a pezzi classici dal taglio sinfonico, ben mixati per sottolineare i momenti più intensi. Appropriato l’uso del ralenti e di lunghe sequenze drammatiche che narrano tragici eventi con cinica freddezza, ricorrendo soltanto a musica e immagini. Un piccolo capolavoro che fa bene al cinema.
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Regia: Kenneth Lonergan. Soggetto e Sceneggiatura: Kenneth Lonergan. Fotografia: Jody Lee Lipes. Montaggio: Jennifer Lame. Musiche: Lesley Barber. Scenografia: Ruth De Jong. Produttori: Matt Damon, Kimberly Steward, Lauren Beck, Kevin Walsh, Chris Moore. Produttori Esecutivi: Josh Godfrey, Declan Baldwin, Bill Migliore, John Krasinski. Casa di Produzione: Amazon Studios, K Period Media. Distribuzione: Universal Pictures (Italia). Durata: 135’. Genere: Drammatico. Interpreti: Casey Affleck (Lee Chandler), Michelle Wiliams (Randi Chandler), Kyle Chandler (Joe Chandler), Lucas Hedges (Patrick Chandler). C.J. Wilson (George), Ben O’ Brien (Patrick bambino), Gretchen Mol (Elise Chandler), Tate Donovan (allenatore hockey), Kara Hayward (Silvie McGann), Anna Baryshnikov (Sandy), Heater Burns (Jill), Erica McDermott (Sue), Matthew Broderick (Jeffrey), Richard Donnelly (Martinez), Virginia Loring Cooke (signora Groom), Miss Yager (signora Olsen), Stephen Henderson (Emery), Robert Sella (Dr. Muller), Tom Kemp (Stan Chandler), Josh Hamilton (Wes), Brian White (Jerry).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]