Una ragazza un po’ così

Asia Argento a me in fondo è simpatica; quell’aria da spavalda e una sua fragilità evidente mi fanno venir voglia di perdonarle qualunque cosa. Certo, il suo carattere l’ha aiutata a costruire il suo personaggio, quello della ragazzaccia contro tutto e tutti. Le sue foto con il dito medio alzato, gli amplessi mimati con i cani e anche quei suoi capelli tanto neri e quella pelle tanto tatuata ne ha fatto un’eroina noir.

La ragazza è antipatica a quasi tutti, agli uomini che la vorrebbero possedere per sfregio, a quelli che la vorrebbero prendere a pugni per piacere e soprattutto alle donne; sì, la maggior parte delle donne la detesta, la giudica, la disprezza.

Dovrebbe stare a casa ed educare la figlia, dicono, che recentemente ha danneggiato un bene pubblico e ha messo le foto del fattaccio sui social; vero, ma la figlia probabilmente gioca un ruolo, quello di figlia di due personaggi ad ogni costo; però è giovane, avrà tempo di sbagliare e forse cambiare.

Quello che però a me dispiace è la crociata morale che si è elevata contro di lei con questa storia del ragazzo molestato. Lei che a giorni alterni amava e faceva sesso con il molestatore dei molestatori, tale Weinstein ex potente produttore, lei che amava uomini molto più grandi di lei, ora è nei pasticci per un ragazzetto. E’ chiaro che se lei non si fosse esposta così tanto nel caso Weinstein, nessuno avrebbe fatto caso a questa storia; stavolta no. E allora l’inquisizione è tornata alla grande puntando il dito contro di lei. In modo esagerato. Perché il desiderio di buco della serratura ha prevalso e allora ecco la notizia in prima pagina. Dopo tante disgrazie, dolore e funerali di Stato ecco finalmente lei, una storia di sesso pruriginoso a riscaldare gli animi infreddoliti dalle catastrofi.

Una roba ripugnante. Cara Asia io sono con te. Se il fatto è successo o meno non m’importa. Io non ti giudico ma ti do solo un consiglio. Non sei più una bimba, prova a essere meno personaggio, secondo me hai talento e non lo sprecare. E voi giornalisti da bordello andate dove immaginate io voglia mandarvi.

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