Il Romanticismo rivoluzionario a Milano

Il Romanticismo non è stato solo un movimento culturale letterario e musicale. Anche l’arte visiva ne è rimasta fortemente contaminata. Una contaminazione molto prolifica raccontata con un importante numero di tele a Milano presso le Gallerie d’Italia e al Museo Poldi Pezzoli. Non a caso è stata scelta la città di Milano visto che è qui che hanno vissuto Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni Francesco Hayez e Giuseppe Verdi, protagonisti indiscussi del periodo.

Romanticismo, esposizione a cura di Fernando Mazzocca, è stata inaugurata il 26 ottobre scorso e rimarrà aperta al pubblico fino al 17 marzo. Più di 200 opere a testimonianza del contributo che l’Italia ha dato al movimento rivoluzionario che ha posto in primo piano il sentimento e la passione e che è riuscito a sovvertire i canoni letterali ed artistici seguiti fino a quel momento. È grazie al Romanticismo che salgono alla ribalta generi considerati minori quali il paesaggio, la vita quotidiana vissuta dalla gente comune ed il ritratto.

Le opere esposte vanno dai fenomeni pre-romantici fino al Realismo. Di queste, 42 non sono mai state esposte prima e provengono da collezioni private mentre 14 sono in prestito da musei quali il Belvedere di Vienna, l’Ermitage di San Pietroburgo e la National Gallery di Londra. Ecco alcuni nomi: Ippolito Caffi, Francesco Hayez, Angelo Inganni, Domenico Induno, Giuseppe Molteni, Caspar David Friedrich, Turner e Jean-Baptiste Camille Corot. Un dipinto per tutti: il celebre Bacio del volontario di Hayez, meglio conosciuto con il Bacio. Un uomo, in procinto di fuggire non rinuncia a baciare appassionatamente la sua innamorata a simboleggiare che l’Amore prevale su tutto. Il Romanticismo è servito. (Milano: Gallerie d’Italia, piazza della Scala 6 e Museo Poldi Pezzoli, via Manzoni 12)

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