La misura è colma
Qui si è persa la misura; una tipa che fa la Sottosegretaria di cui non so il nome và in tivù a parlare di economia con un tipo che una volta era ministro delle finanze in Italia.
Che succede? Succede che la tipa, sventolando carte, contesta in modo pesante l’ex ministro con la famosa frase: Questo lo dice lei, sottolineando che vabbè sei stato ministro, vabbè hai trecento lauree e magari master e sei pure socio Aci, vabbè io ho solo una laurea scafessa, ecco, vabbè qui, vabbè là, insomma contesta e qui apriti cielo! Il Web la prende in giro come poche volte nella storia. Vabbè, ma poi anche basta; di teatrini così se ne sono già visti.
Poi succede che un tipo che fa il ministro adesso e che è un tifoso di calcio critica l’allenatore di una squadra del nord e questo, che di mestiere fa l’allenatore, gli risponde: pensa ai problemi tuoi che io penso ai miei. Di qui a diventare l’eroe nazionale è un passo. Vabbè che l’allenatore è un rustico ma in fondo ha difeso la sua panchina, ha fatto bene secondo me a ridisegnare i ruoli. Vabbè, ma da qui a diventare l’Oppositore, meglio del Piddì, meglio di tutti mi pare davvero assurdo.
Vabbè che oramai siamo preda dei social e digitiamo, quindi esistiamo, vabbè che sopportiamo tutto anche la canzone che Fedez ha scritto al piccolo Leone. Ma anche No.
Ma, per cortesia, mettete in moto il cervello prima di dire o scrivere certe cose. Ogni tanto ci starebbe bene anche un sano silenzio social, un po’ come una quaresima purificatoria. Chissà che non aiuti, chissà che non ne scaturisca qualche pensiero sensato, magari equilibrato e pure interessante e magari pure tutto in 140 caratteri.
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