Racconti di viaggio

Come hanno vissuto l’esperienza del viaggio gli esploratori, i mercanti e i conquistatori nel periodo dal 1400 al 1600? A questa domanda risponde l’esposizione Meravigliose avventure ospitata dalla Galleria Estense di Modena fino al prossimo 6 gennaio portando a testimonianza quadri, sculture, oggetti decorativi e testi illustrati.

Grazie ai racconti dei viaggiatori dell’epoca, ai resoconti dei missionari o alle ricerche degli studiosi, sono arrivate fino a noi informazioni non solo su usi e costumi dei popoli delle Americhe o dell’Africa, ma anche descrizioni naturalistiche – facendo scoprire capolavori archeologici come, ad esempio, Palmira o il castello di Aleppo – oppure dei riti religiosi o ancora dei linguaggi. Il fiorire di diari di bordo, di resoconti minuziosi o anche di racconti di fantasia, aveva dato vita addirittura ad una vera e propria moda letteraria.

Attraverso le sei sezioni in cui è suddivisa la mostra – Terrasanta, Oriente, Estremo Oriente, Americhe, Africa ed una dedicata alle opere d’arte – emerge l’attenzione degli uomini dell’epoca per tutto ciò che era sconosciuto. Nella sezione dedicata alle Americhe segnaliamo una rarissima prima edizione della lettera inviata da Cristoforo Colombo ai reali di Spagna per annunciare la scoperta del nuovo Continente. Nel documento, Colombo non si limita a descrivere la bellezza dei luoghi e la mitezza degli autoctoni ma fa anche riferimento allo sfruttamento di queste terre da parte degli occidentali.

Degno di nota è anche lo spazio dedicato alla spedizione scientifica di Maria Sybilla Merian. In quanto donna, rappresenta un unicum in questo campo. Imbarcata alla volta del Suriname, senza alcun supporto finanziario, per studiare l’origine e la riproduzione degli insetti, pubblicherà – quattro anni dopo il suo rientro in Europa – il volume Le metamorfosi degli insetti del Suriname contenente i suoi disegni su pergamena.

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