Girl (Film, 2018)
Girl è l’opera prima del promettente regista belga Lukas Dhont, presentata al Festival di Cannes 2018 nella prestigiosa sezione Un certain regard, premiata per il miglior attore protagonista (Victor Polster), in corsa per il Premio Oscar come miglior pellicola straniera. Un film intenso e sofferto sulla drammatica storia di un adolescente che non accetta il proprio corpo, in attesa di cambiare di sesso, sottoposto a cura ormonale, appassionato di danza classica, ben inserito nel proprio nucleo familiare composto da un padre premuroso e un fratellino minore. La sfida che Victor – diventato Lara – lancia alla vita è quella di superare i limiti naturali per riuscire a diventare una ballerina classica che danza sulle punte, nonostante un sesso ingombrante che vorrebbe eliminare. Finale angosciante ma tutto sommato lieto.
Il regista tratteggia bene le inquietudini adolescenziali, la fretta di crescere per diventare quel che si vorrebbe, nel caso di Lara situazione ancor più tormentata e complessa perché si tratta di superare diffidenze e pregiudizi. Tutto il film è concentrato su primissimi piani di Victor Polster – giovanissimo e straordinario attore – che incarna bene l’adolescente insicuro alla ricerca di sé stesso, che vorrebbe farsi accettare dagli altri per quel che è, non per ciò che il suo corpo mostra. Tecnica di regia sopraffina, macchina a mano che tratteggia evoluzioni di danza e momenti di crisi, rapporti erotici estorti e beffe crudeli di perfide amiche, grande direzione di attori che ben assecondano le esigenze del regista. Molte immagini e poche parole, fotografia sporca, sceneggiatura sincopata e priva di buchi, colonna sonora essenziale.
Buona parte del film è girato secondo la soggettiva del protagonista che si racconta senza molte parole, trasmettendo nello spettatore tutte le sue insicurezze di giovane transessuale. Girl è un film tragico e dolente, ispirato e intenso, poetico e introspettivo, mai retorico ma sempre essenziale e senza fronzoli, opera realistica che riesce a mixare molto bene amore e comprensione di famiglia e medici con la non accettazione del proprio corpo da parte del protagonista. Da vedere.
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Regia: Lukas Dhont. Genere: Drammatico. Durata: 105’. Interpreti: Victor Polster (Lara), Areh Worthalter (Mathias), Oliver Bodart (Milo), Tijmen Govaerts (Lewis), Katelijne Damen (dottoressa Naert), Valentijn Dhaenens (dottor Pascal), Magali Elali (Christine), Alice de Broqueville (Lois), Alain Honorez (Alain), Chris Thys (Hannah), Angelo Tijssens (Hendricks), Marie-Louise Wilderijckx (Marie-Louise), Virginia Hendricksen (Assistente di Alain), Nele Hardiman (Pianista).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]