Expo 2020, Dubai dopo Milano
Se a Milano fervono i preparativi per l’Expo2015, Dubai è stata eletta pochi giorni fa come la location per la prossima edizione dell’Esposizione Universale che si terrà nel 2020, presumibilmente a cavallo con il 2021. La città degli Emirati Arabi Uniti se l’è dovuta vedere con le altre tre agguerrite finaliste (la brasiliana San Paolo, la turca Smirne e la russa Ekaterinburg), aggiudicandosi la vittoria al terzo turno di votazioni, avvenute in data 27 novembre nel corso dell’Assemblea Generale del Bureau International des Expositions (BIE).
Con il favore anche del premier italiano Enrico Letta, la città di Dubai ha convinto la giuria con il tema “Connettere le menti, Creare il futuro”, che ruota attorno a tre principi chiave dello sviluppo globale: mobilità, sostenibilità e opportunità. La decisione è stata accolta con evidente soddisfazione dal Ministero degli Esteri degli Emirati, dal momento che si tratta di una novità assoluta per la città araba. Per la prima volta da più di 100 anni, l’Expo si terrà, infatti, in Medio Oriente, una decisione che non ha certo mancato di sollevare alcune polemiche in merito.
Con un super investimento quantificato in più di 6 miliardi di euro (anche se si prevede che questa cifra possa salire fino a 20 miliardi), la manifestazione sarà organizzata in un’area espositiva di 438 ettari, che sorgerà a Jebel Ali nei pressi dei due aeroporti di Dubai e Abu Dhabi. Secondo le prime indiscrezioni, il fulcro di Expo 2020 sarà la grande piazza coperta centrale di “Al Wasl”, chiamata così in onore dell’antico nome di Dubai, da cui sarà possibile accedere ai padiglioni dedicati alle tre tematiche dell’Esposizione Universale: Connettività, Sostenibilità e Mobilità. Quanto al periodo di svolgimento, i mesi più papabili dovrebbero essere quelli a cavallo tra ottobre e aprile 2021.
Ad Expo 2020 verrà data particolare attenzione al tema della sostenibilità ambientale ed energetica: sono, infatti, in programma diverse opere edili, a cominciare dalla costruzione della vicina Masdar City, che avverrà in chiave rigorosamente green. Sui tre padiglioni della manifestazione sarà, infatti, allestito un tetto fotovoltaico, in grado di coprire il 50% del fabbisogno energetico con l’energia verde prodotta grazie al sole. Il parco veicoli adibito agli spostamenti fra i vari capannoni sarà, invece, costituito da navette elettriche, che per definizione non producono emissioni dannose per l’ambiente.
Gli analisti prevedono che l’evento avrà ripercussioni positive sull’economia, attirando un nuovo flusso di investimenti nel ricco emirato per un giro d’affari che potrebbe raggiungere i 23 miliardi. A trarne vantaggio sarà soprattutto il settore immobiliare, ma anche quello delle costruzioni, dei trasporti, della logistica e della finanza, con una crescita oscillabile tra il 10% e il 15% sull’economia nazionale (il PIL potrebbe crescere fino a 6,4% da qui ai prossimi tre anni). Si attendono benefici anche sul fronte occupazionale, con 280.000 posti di lavoro in più secondo le stime del Dipartimento locale del Turismo e del Commercio.
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