Balla a Villa Borghese

Roma – Quando si dice Balla si pensa al Futurismo. Questa mostra invece è incentrata sul periodo precedente in cui l’artista ha realizzato paesaggi e scorci di Villa Borghese. Quale sede migliore allora del Museo Carlo Bilotti dell’Aranciera di Villa Borghese per accogliere questo evento?

Una trentina di opere facenti parte della prima produzione pittorica di Balla già incentrata sullo studio della luce e del colore. Perlopiù opere su carta, ottenute con i pastelli a cera, che Balla era solito graffiare con il retro del pennello o con il temperino.

Originario di Torino, Giacomo Balla si trasferisce a Roma con la madre nel 1895. Nel 1904 sposa Elisa Marcucci con cui andrà a vivere in un appartamento facente parte di un convento situato tra via Parioli (odierna via Paisiello) e via Nicolò Porpora. La casa disponeva di un balcone che si affacciava direttamente sul parco di Villa Borghese. Proprio da questo balcone ha ritratto sua moglie appoggiata alla ringhiera dando così vita alla tela intitolata Maggio nonché altre opere esposte nel Museo Bilotti. La Bambina che corre sul balcone, raffigurante sua figlia che si muove sullo stesso balcone, si trova invece al Museo del Novecento di Milano.

Per potersi inserire nella società romana, Balla si presta alla ritrattistica. È così che realizza i ritratti di personaggi famosi tra cui quello dell’allora sindaco di Roma, Nathan, riuscendo ad ottenere in seguito committenze importanti. Esposti, insieme ad alcuni di questi ritratti, diversi autoritratti tra cui il bellissimo Autoritratto notturno.

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