Thailandia, verso le elezioni
A poco più di un mese dal 24 marzo prossimo, data delle prime elezioni democratiche in otto anni in Thailandia, il clima elettorale nel paese si è fatto subito rovente con l’apertura ufficiale delle candidature. Il primo colpo di scena si è già consumato, con la mossa a sorpresa della Principessa Ubolratana Mahidol (67 anni, sorella maggiore dell’attuale sovrano), la quale ha presentato in extremis la sua candidatura a premier per il Thai Raksa Chart, partito vicino all’ex premier in esilio Thaksin Shinawatra.
Sono comunque durate meno di quarantotto ore le ambizioni politiche della principessa. Con un decreto reale che ne appura l’incostituzionalità, il sovrano thailandese Re Maha Vajiralongkorn ha subito mostrato la sua contrarietà all’inconsueto gesto della principessa. Il Re ha definito la candidatura “altamente inappropriata”, notando come il coinvolgimento di un membro di alto rango della famiglia reale in politica è considerato un atto che sfida le tradizioni, i costumi e la cultura della nazione, e pertanto è considerato inappropriato.
Il partito che ha spiazzato tutti con la candidatura della principessa ha fatto immediatamente marcia indietro affermando “di rispettare la volontà del Re e di mostrare lealtà a lui e a tutta la famiglia reale”. In un comunicato ufficiale, il Thai Raksa Chart ha affermato di volersi riorganizzare e che “svolgerà il proprio compito in conformità con i regolamenti della commissione elettorale, della legge elettorale e della Costituzione in pieno rispetto alla tradizione monarchica del Paese e “in conformità con i principi della democrazia, con il Re come capo di stato”.
Nel frattempo, l’attuale primo ministro Prayut Chan-o-cha, generale a capo della giunta militare che ha preso il potere con un colpo di stato nel 2014, ha accettato la candidatura a premier del Palang Pracharath Party (PPRP), partito formato di fatto per estendere il potere del regime con mezzi democratici dopo aver ripristinato “l’ordine nazionale e la pace”.
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