Venezuela senza luce

Da giovedì scorso, l’intero Venezuela è senza elettricità. Non funziona più nulla: né illuminazione stradale, né ascensori, tutto è buio e senza vita. Le strade sono spettrali. Negli ospedali manca la corrente e in tanti rischiano di morire.

All’origine c’è un enorme guasto nella principale centrale elettrica nazionale. Naturalmente, il regime parla di sabotaggio da parte della destra, con l’aiuto degli Stati Uniti, e punta il dito specificamente contro un senatore repubblicano, Marcos Rubio, che è uno dei più duri nemici dello chavismo in America. Lui ha ribattuto con pesante sarcasmo.

Naturalmente, non si può escludere nulla. Ma chi conosce da vicino come stanno le cose in Venezuela, è sicuro che si tratti del risultato di anni di negligenza, incuria e incapacità pubbliche, di un regime incompetente e disastroso. Difficile valutare quale sarà l’effetto politico del black-out  su un regime già assediato da tante parti e ripudiato dal 70% della popolazione, ma pervicacemente abbrancato al potere, e che regge solo grazie al sostegno di una cricca di generali corrotti. In tutti i casi, la vicenda è davvero emblematica di un disgraziato paese senza luce. Chi sa se il nostro ineffabile Di Maio se n’è accorto.

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