Pensieri di Ferro

Il pasticciaccio brutto della TAV lo conosciamo tutti. Impegni allegramente rimessi in discussione, maggioranza su fronti opposti, continui rinvii, discutibili analisi tecniche ed improbabili escamotage di Conte. Unico scopo: non levare il respiratore artificiale al governo prima delle prossime elezioni.

Poi il pasticciaccio brutto dei caccia F 35. Anche qui accordi già presi rimessi in dubbio: fioccano i vedremo, i forse, i rivediamo il progetto.

Poco importa se siamo l’unico Paese al mondo che in presenza di una recessione blocca le grandi opere infrastrutturali (oltretutto in parte finanziate da altri). Poco importa delle conseguenze sulle nostre aziende coinvolte nei progetti.

Il punto è che ciò che il mercato e gli investitori temono di più in assoluto è proprio l’incertezza. Voi mettereste qualche miliardo di Euro in Italia su un’opera strutturale pluriennale sapendo che potrebbe essere rimessa in discussione dal valzer dei futuri governi?

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[NdR – Andrea Ferretti è economista bancario e giornalista economico]

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