Startup Europe 2019
I principali protagonisti e decisori politico-istituzionali si sono incontrati a Cluj Napoca in Romania per il Vertice 2019 di Startup Europe. Al centro dell’attenzione il futuro dell’innovazione tecnologica nell’Europa centrale e orientale.
Il Vertice, che quest’anno avrà come filo conduttore le migliori strategie per sfruttare il potenziale dei sistemi di startup in evoluzione, fa seguito alla firma, lo scorso anno, della Dichiarazione comune rivolta a mettere in campo azioni per la promozione “dell’ecosistema dell’imprenditorialità tecnologica nell’Europa centro-orientale e nei Balcani occidentali”.
Startup Europe è un partenariato creato, dalla Commissione Europea, per realizzare ponti tra le diverse startup europee, aziende e istituzioni, istituti di istruzione e comunità d’investimento per aiutare le startup a raccogliere fondi per superare le barriere linguistiche e diventare player globali, aumentando le possibilità di networking sia per le stesse startup che per investitori e “accelleratori”. Si tratta di un meccanismo che moltiplica i posti di lavoro, crescita e investimenti potenziando il mercato unico digitale e tutto quanto a questo connesso attraverso iniziative volute dall’Unione Europea sfruttando quello che molte volte già esiste nei differenti Paesi ma non è collegato.
“Al giorno d’oggi le startup sono molto attive ovunque in Europa e ci ricordano quanto sia importante per la crescita economica dei nostri Paesi. Dobbiamo continuare ad essere attivi e ad imparare sia dalle buone pratiche che dalle sfide – queste le parole con cui Mariya Gabriel, Commissaria per l’Economia e la società digitale commenta l’evento, proseguendo – l’obiettivo del Vertice è discutere come creare le condizioni giuste affinché le start up possano svilupparsi in Europa e mostrare il potenziale dell’Europa centro orientale e dei Balcani occidentali”.
Nel “panorama delle startup europeo c’è molto potenziale inutilizzato – come sottolinea Carlos Moedas, Commissario responsabile per la Ricerca, la scienza e l’innovazione della Commissione – e il premio (l’Horizon prize for zero power water monitoring) è un buon esempio – prosegue – di come aiutiamo i nostri innovatori di talento a trasformare grandi sogni in imprese di successo. Con questi premi e con il Consiglio Europeo che nei prossimi due anni finanzierà un progetto pilota da due miliardi di euro per gli innovatori pronti ad aiutare gli imprenditori europei sarà più semplice fare il salto di qualità”.
Dicevamo del Premio. Si tratta di un Premio del valore di due milioni di euro nell’ambito dei finanziamenti di Horizon 2020, per premiare la proposta più innovativa che massimizzi l’efficienza energetica dei sensori intelligenti utilizzati nella gestione delle risorse idriche.
Ennesima testimonianza di come la Commissione si faccia carico di trovare una soluzione ai principali problemi della società contemporanea: il cambiamento climatico, la scarsità di acqua, l’urbanizzazione, la popolazione mondiale che aumenta sempre di più sono solo alcuni dei fattori che guidano le sfide globali per la gestione delle risorse idriche. Stimolando l’attività a livello europeo e il pensiero creativo tra i distributori di acqua esistenti, fornitori di attrezzature per la gestione delle risorse idriche, il settore ICT e organizzazioni di ricerca industriale ed accademica la Commissione vuole far progredire l’industria europea, promuovendo “la transizione delle tecnologie TIC nel settore idrico” verso un’ampia diffusione sul mercato, per arrivare alla creazione di un mercato unico digitale senza frontiere per i servizi idrici, consentendo ai distributori di acqua offrire soluzioni basate su una piattaforma di rete basata su sensori wireless autoalimentati, progettata per il monitoraggio in tempo reale delle risorse idriche.
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