Il commissario Lo Gatto (Film, 1986)

Dino Risi, il poeta della piccola umanità, sarà ricordato in eterno per Il sorpasso e Il vedovo, per Pane amore e Poveri ma belli, senza dimenticare La nonna Sabella e altri piccoli capolavori della commedia umana. Tra le ultime pellicole girate citiamo alcune storie divertenti e piacevoli come Sono fotogenico e Scemo di guerra, per finire con Il commissario Lo Gatto, un giallo ironico e dissacrante, grottesco e insolito nella poetica dei suoi lavori.

Il commissario Lo Gatto è più farsa che commedia, scritto da Enrico Vanzina con una vena giallo-comica, vede interpreti il romagnolo Maurizio Ferrini, efficace spalla di uno sconclusionato commissario Lino Banfi, supportato da Maurizio Micheli, nei panni di un sardonico giornalista. Due presenze femminili di alto livello, quel che resta della commedia sexy, perché sono passati alcuni anni da Sesso e volentieri e siamo in piena crisi del cinema italiano: Isabella Russinova e Licinia Lentini. In sintesi la trama. Il commissario Natale Lo Gatto viene spedito per punizione in Sicilia, presso il commissariato di Favignana, dove tenta di risolvere un misterioso caso di omicidio con finale imprevedibile e grottesco.

Rileviamo diversi elementi di commedia sexy per i numerosi nudi integrali (la scusa sono le spiagge per nudisti), le battute grevi e la leggerezza di certe situazioni. Risi sceneggia insieme a Enrico Vanzina un giallo balneare intriso di satira politica che sbeffeggia i vizi erotici di Craxi e la brama di potere di Andreotti. Banfi è molto bravo, sforna il repertorio consueto di battute e grande mimica facciale, duetta da par suo con l’ottimo Micheli (giornalista barese che parla con accento torinese perché si sente piemontese nell’anima), si lascia andare a un rapporto comico surreale con il romagnolo Ferrini, pure lui poliziotto di stanza a Favignana. Roberto Della Casa è un caratteristica divertente ed efficace nei panni del marito tradito dalla bellona di turno. Straordinaria la fotografia sicula che mostra in tutta la sua bellezza l’isola di Favignana e (a tratti) anche la città di Trapani, ottimo il montaggio che rispetta i tempi del giallo e del cinema comico, sceneggiatura risolta ed efficace, colonna sonora di De Sica omogenea al soggetto.

Non riscuote alcun successo al botteghino, anche per il periodo critico che attraversa il cinema in sala, ma si prende la rivincita in televisione. Nel 2010 viene inserito nella sezione retrospettiva comica 1937-1988 della Mostra di Venezia. Da recuperare e da vedere senza pregiudizi.

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Regia: Dino Risi. Soggetto: Dino Risi, Enrico Vanzina. Sceneggiatura: Enrico Vanzina, Dino Risi, Pio Angeletti. Durata: 100’. Genere: Commedia, Giallo. Produttore: Pio Angeletti, Adriano De Micheli. Musiche: Manuel De Sica. Costumi: Silvia Laurenzi. Interpreti: Lino Banfi, Maurizio Ferrini, Maurizio Micheli, Isabella Russinova, Galeazzo Benti, Licinia Lentini, Renata Attivissimo, Nicoletta Boris, Antonella Voce, Roberto Della Casa, Valeria Milillo, Albano Bufalini, Andrea Montuschi, Gianni Franco, Andrea Gnecco, Armando Marra, Marcello Furgiuele, Kaspar Capparoni.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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