World Conference of Science Journalists
Si è conclusa l’undicesima Conferenza mondiale dei giornalisti scientifici svoltasi a Losanna e organizzata in collaborazione dalle tre Associazioni professionali di Svizzera (SASJ), Francia (AJSPI) e Italia (SWIM).
I numeri sono importanti: WCSJ2019 ha attirato 1137 delegati nei 5 giorni della manifestazione con presenze giornaliere di oltre 120 visitatori (che per un evento di alta specializzazione sono moltissime), provenienti da 83 Paesi (Svizzera, Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia, ma non solo Giappone, Canada, India Australia, Olanda, Russia, Messico, Corea, solo per citarne alcuni) oltre a conferenze stampa, workshop e sessioni plenarie.
I temi toccati da questo appuntamento biennale sono stati i più diversi si è andati dallo spazio, all’ambiente, alla medicina, toccando, naturalmente, tutte le tematiche collegate alla scienza. I sette Istituti di Ricerca italiani coinvolti (Ispra, Centro Euro Mediterraneo sui cambiamenti climatici, CNR, Gran sasso Science Institute, Istituto Italiano di Tecnologia, Istituto Nazionale di Astrofisica, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), su iniziativa dell’Ambasciata italiana di Berna, presso lo SwissTech Convention Center hanno realizzato una serie di iniziative: presentazioni, Talk, eventi. È stato possibile assistere a esposizioni, presentazioni flash, applicazioni interattive che hanno permesso di conoscere le novità e alcune aree di eccellenza della ricerca italiana: andando dalla fisica delle particelle alla protezione dell’ambiente, dalla robotica all’astrofisica, dagli studi sui cambiamenti climatici fino ad arrivare alla ricerca artica e al rilevamento delle onde gravitazionali.
Il successo della World Conference of Science Journalist 2019 è stato enorme, come ha dichiarato il Presidente del Comitato organizzatore Oliver Dessibourg: “…ci sono molte ragioni per dirlo, ma noi siamo particolarmente fieri del fatto che il nostro messaggio chiave, secondo cui la qualità del giornalismo scientifico indipendente è vitale nei media di tutto il mondo e ha bisogno di essere aiutato e nutrito, è stato fatto proprio non solo dai partecipanti, ma anche dai decision maker, politici e scienziati che sono stati invitati a parlare alla Conferenza”.
Ed è questa la particolarità della manifestazione che è e si è fatta trait d’union tra il mondo accademico, scientifico, politico e mediatico. Oltre al sostegno del mondo scientifico ed accademico, ha potuto, infatti, contare su appoggi del mondo politico, mediatico ed economico: in Svizzera del Segretariato di stato alla formazione, ricerca, e innovazione; in Europa, attraverso la Commissione Europea, del Centro nazionale per la ricerca scientifica francese e di Istituzioni come l’Unione Europea di radiodiffusione (European broadcasting Union) o di veicoli come Euronews. Ha potuto, così, raggiungere un pubblico molto diversificato per provenienza e interessi culturali, coinvolgendo e raggiungendo i più piccoli e le nuove generazioni.
È stata un’occasione per riunire professionisti e studenti del giornalismo scientifico di tutto il mondo offrendo loro l’opportunità per scambiare idee, competenze, costruire reti, promuovendo così giornalismo scientifico e collaborazione di qualità su scala globale.
Il WCSJ209 non “vuole essere solo un’avventura fine a sé stessa. Fa parte di un’ampia spinta per consentire ai giornalisti scientifici di assumersi la responsabilità consapevolmente del loro ruolo svolgendo al meglio il proprio lavoro nei diversi contesti sociali di riferimento, andando perfino oltre e al di là della comunità globale dei giornalisti scientifici per arrivare agli scienziati, ai politici, ai decisori, all’opinione pubblica internazionale”.
Appuntamento nel 2021 a Medellin, in Colombia, per la prossima edizione del World Conference of Science Journalists.
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