Ursula von der Leyen
È stata eletta la nuova Presidente della Commissione Europea e per la prima volta è stata eletta una donna. Ne sono molto contenta ma non per una questione di genere ma per il semplice fatto che la presidente ha un curriculum invidiabile. E’ tedesca ed ha 7 figli. Che meraviglia pensare che sia possibile conciliare famiglia e lavoro, che di fatto la famiglia non è un ostacolo alla carriera, che se si è in gamba si riesce, che il merito premia. Insomma, tutte cose che da noi sono ancora molto difficili ma per fortuna il vento sta cambiando.
Ursula è giovane, 61 anni, appartiene alla CDU tedesca, il partito di Angela Merkel, ed è stata ministro in tutti i governi della Cancelliera, dal 2005 al 2019, ricoprendo diversi incarichi. In più è medico e parla 3 lingue, ma per un personaggio di quel calibro è la norma, non come spesso accade dalle nostre parti.
La discussione sui social è stata cara e amara; a parte che all’improvviso erano tutti esperti di politica estera, molti e molte – anzi, sottolineo che erano per la maggior parte donne – l’hanno denigrata e avvilita sottintendendo chissà cosa nei loro aridi commenti. Prima del voto del Parlamento Ue, Ursula ha parlato per 15 minuti, ha ribadito le sue nette posizioni europeiste e si è dichiarata a favore del salario minimo in tutta Europa. “Non sono le persone a essere al servizio dell’economia, è l’economia al servizio delle persone”, ha sottolineato e questa frase forse la descrive meglio di tante altre parole.
Quindi, buon lavoro Ursula, sono sicura che lo farai al meglio, come sei abituata a fare. Io come donna e come donna che lavora sono orgogliosa e felice. Con buona pace del branco di invidiose e livorose portatrici sane di odio e pettegolezzi.
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