UE, 50 milioni per l’intelligenza artificiale

All’indomani della prima Assemblea dell’Alleanza AI dello scorso 26 giugno il “Gruppo di esperti di alto livello sull’intelligenza artificiale” (AI HLEG) ha presentato le sue Raccomandazioni politiche e d’investimento per “un’intelligence artificiale affidabile”. La Commissione prevede, in raccordo a tutti gli Stati membri, di spendere, per il potenziamento del progetto, del raggiungimento di risultati soddisfacenti in infrastrutture, tecnologia e obiettivi raggiunti oltre 20 miliardi di euro all’anno nel prossimo decennio.

Il proposito della Commissione è quello di ottenere la realizzazione di una Strategia europea per l’intelligenza artificiale e del relativo Piano coordinato d’impronta “umano-centrica” e impostato sulla “fiducia” come prerequisito imprescindibile, per garantire che i valori europei siano al centro della creazione del “giusto contesto di fiducia” per lo “sviluppo l’utilizzo in modo efficace dell’Intelligenza Artificiale”: “Comunicazione sulla creazione di un rapporto di intenti nell’intelligenza artificiale umana-mana” (COM (2019) 168 def.): così si chiama la Comunicazione in cui si panifica questa sua volontà.

I punti in cui si articola e che sono identificati dalla Commissione quali requisiti fondamentali per la sua “idea” di Intelligenza Artificiale: Agenzia e sorveglianza umana, robustezza tecnica e sicurezza, privacy e gestione dei dati, trasparenza, diversità – non discriminazione ed equità, benessere scale ed ambientale, responsabilità. Requisiti che sono resi operativi con una fase chiamata di “valutazione” in cui compaiono indicazioni, in Linee Guida redatte apposta allo scopo, sull’attuazione pratica di ciascun requisito, con il coinvolgimento della più ampia platea di soggetti coinvolti, in modo da testare concretamente i punti di forza e di debolezza oltre ce la risposta nei possibili stakeholder della sua strategia pianificata.

E’ questo lo scenario in ci si sta muovendo la Commissione e in ci ha aperto l’invito a presentare proposte (il termine scade il 13 novembre 2019) per sviluppare una Rete europea dinamica di Centri d’eccellenza nell’ambito dell’intelligenza artificiale, per promuovere e rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri per la ricerca e l’innovazione per accelerare i progressi tecnologici nel settore. Il Bando, in un primo tempo, intende riunire i ricercatori più significativi nei temi d’interesse, nelle Reti europee di Centri di eccellenza che si coordineranno e convoglieranno la loro attività sui tempi principali per l’IA. Successivamente ogni Rete i ricercatori selezionerà una questione scientifica e tecnologica su cui concentrerà il proprio lavoro che sia d’importanza strategica sul piano industriale o sociale.

Solo in un secondo momento sarà promosso lo scambio e il coordinamento tra i progetti selezionati dai ricercatori e altre iniziative relative alla IA. La priorità sarà data allo sviluppo di programmi di dottorato, all’integrazione dell’IA nei programmi di studio, nelle materie oggetto di tirocini.

Sarà anche prevista una cooperazione rafforzata con l’industria che “promuova un ecosistema di risorse di ricerca e sviluppo e di competenze e infrastrutture” in particolari settori come il supercalcolo, le apparecchiature per la robotica e l’internet delle cose.

Questo è il contenuto, in sostanza, del bando da 50 milioni di euro, che rientra nella pianificazione delle azioni di Horizon 2020, su Piano delle attività 2018-2020, per affrontare e superare le grandi sfide scientifiche e tecnologiche che ostacolano l’adozione di “soluzioni basate sull’intelligenza artificiale nella UE” aperto dalla Commissione e che si colloca in stretta successione all’altra iniziativa: l’investimento di 20 milioni di euro per la creazione di AI4EU (piattaforma on-line che consente lo scambio i risorse e strumenti di IA nel territorio europeo) sulla linea di quanto voluto dalla Strategia europea per l’IA.

©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

Condividi
precedente

Africa Occidentale, un freno allo sviluppo

successivo

Pensieri di Ferro

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *