Torna agli Uffizi dopo 75 anni
Firenze – Grande successo diplomatico quello che ha permesso il ritorno agli Uffizi de Il vaso di fiori del pittore fiammingo Jan van Huysum, trafugato delle truppe tedesche 75 anni fa.
Una storia a lieto fine cominciata un anno fa quando il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, insieme a ben cinque ministeri tra cui il Mibac e il Ministero degli Esteri ha dato avvio alla procedura per la restituzione della natura morta di van Huysum. Alla cerimonia di consegna, avvenuta nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, erano presenti, oltre al direttore delle Gallerie degli Uffizi, il Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri. A consegnare la tela, il Ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas.
Un risultato importante raggiunto grazie soprattutto al prezioso lavoro svolto dai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio culturale che conduce una lotta senza quartiere al mercato illegale delle opere d’arte.
La restituzione de Il vaso di fiori all’Italia e alla città di Firenze non solo annulla un’ingiustizia ma scrive una nuova e importante pagina delle relazioni culturali tra due Paesi fondatori dell’Unione Europea. In cambio della restituzione dell’originale all’Italia, la Germania avrà a disposizione la copia “speciale” dell’opera.
Breve nota sul Jan van Huysum: è il più celebre pittore di nature morte olandese del primo Settecento. La sua celebrità è dovuta al livello di precisione nella realizzazione dei suoi soggetti pittorici, un livello mai raggiunto prima. Il suo virtuosismo raggiunge l’apice ne Il vaso di fiori. Nell’ammirare i dettagli, a partire dalle increspature delle ali semitrasparenti delle farfalle ai petali dei fiori, si ipotizza che siano state realizzate da van Huysum grazie all’uso di una lente di ingrandimento.
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