Spazio, tecnologia europea per trasferire dati
Il nuovo Programma Horizon Europe (2021-2027), tra le altre cose, intende dare supporto ai Paesi della UE per affrontare al meglio le sfide globali contemporanee, fornendo le soluzioni per facilitare la realizzazione di traguardi ambiziosi: vuole rafforzare la scienza e la tecnologia in Europa attraverso investimenti in ricerca d’avanguardia e contribuendo alla formazione e preparazione di personale altamente specializzato; vuole realizzare le priorità dell’Europa, mettere i suoi cittadini in condizioni di affrontare le sfide globali che incidono sulla qualità della vita; incoraggiare promuovere la competitività industriale dell’Europa sostenendo l’innovazione.
In questo contesto, il nuovo Programma Europeo 2021-2027 è stato appena approvato. Il Parlamento Europeo ha deciso di dare continuità agli investimenti spaziali degli ultimi anni: il Programma Copernicus per l’osservazione della Terra e Galileo per la navigazione entrambi gestiti dalla Commissione Europea e dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea).
Sappiamo e constatiamo ogni giorno quanto e come i dati e i servizi spaziali siano diventati indispensabili nella quotidianità per tutti i cittadini europei, per il perseguimento di finalità di tipo strategico-politico per gli Stati.
Il contributo offerto dall’Unione Europea, in termini di investimenti economico-finanziari, ha consentito di compiere progressi incredibili, difficilmente raggiungibili da uno Stato membro se avesse portato avanti la sua azione o le sue finalità da solo.
Da questa Strategia di sviluppo è scaturito il Sistema di trasmissione dati (EDRS), conosciuto anche con il nome di: “autostrada spaziale dei dati”. Pochi giorni fa il Servizio Europeo per l’azione esterna (SEAE) e la Commissione Europea hanno ospitato una dimostrazione da vivo del suo funzionamento (presso l’Agenzia europea per la sicurezza marittima a Lisbona e presso la delegazione UE di Tokyo).
Il sistema si basa sulla tecnologia laser ed è il “primo collegamento laser nel cielo al mondo, basata su una tecnologia europea all’avanguardia che consente il trasferimento quasi in tempo reale di grossi volumi di dati” (immagini, in particolare, dai satelliti in orbita nello Spazio alla Terra).
E’ stato un partenariato pubblico-privato tra l’Agenzia spaziale europea (ESA) e Airbus a portare alla realizzazione del sistema, che beneficia di 90 milioni di euro di finanziamenti UE per il periodo 2015-2020 provenienti dal programma di osservazione della terra Copernicus e da Fondi dell’ESA.
Grazie a EDRS le immagini di Copernicus, che è uno dei principali fornitori di dati di osservazione della Terra in tutto il mondo e offre un monitoraggio ambientale di elevata qualità, oltre ad essere utilizzato come ausilio per le forze armate e la protezione civile, in sostanza è il primo “cliente a lungo termine” saranno disponibili a una velocità di gran lunga maggiore rispetto a quanto non lo fossero in precedenza. Ad essere aumentata sarà aumentata la capacità, la tempestività e la velocità di scaricamento dei dati.
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