Eccessi agostani
Forse, davvero non faccio testo; sono una cinica e tendo a essere carogna, è un lato ben visibile del mio carattere. Mi è dispiaciuto sia morta una giovane donna, ma sembra quasi la replica di quando morì Lady Diana. Addirittura una camera ardente aperta due giorni, una fila esagerata di gente a piangere. Premessa: sapevo a stento chi fosse, non guardo la trasmissione in cui lavorava che ritengo eccessiva e quindi do per scontato fosse molto brava. Ma le scene di dolore manifestate sul web mi sono sembrate davvero ridicole. Sembra quasi che si tenda, alcune fasce, a far propri i lutti delle persone celebri, quasi che manifestando tanto dolore ci si senta accumunata alla sua fama.
Insomma, è orrendo che una ragazza muoia a 40 anni, è orrendo il cancro. Però, mi sembra che un po’ di italiani siano andati parecchio sopra le righe. In questi giorni di crisi di governo, la morte di quella ragazza era la seconda notizia sui media. Che succederà allora quando morirà un Papa o un attore famosissimo? Boh.
Mi consolo di questo periodo miserabile solo grazie all’eccentricità di Daniela Santanché. Ma l’avete vista strappata alle mollezze del Twiga mentre accanto al suo amico in Aula del Senato manifestava la sua contrarietà? Una via di mezzo tra Moira Orfei (perdonami Moira) e Nefertiti; tutta truccata con quel nido di capelli neri appollaiati veniva voglia di cantare Maracaibo, mare forza nuova. Ecco, un po’ di sollievo in questo agosto di ferragosto dove nemmeno più i peperoni frequentano il pollo, dove l’anguria è stata sostituita dalla papaya. Viva Daniela, viva il circo, viva tutti. La messa è finita, andate al Twiga.
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