Mirò, la prima volta in mostra a Napoli

Ben ottanta opere di Miró, tra i più celebri artisti del surrealismo, approdano per la prima volta a Napoli. Dal 25 settembre prossimo al 23 febbraio del 2020, il PAN-Palazzo delle Arti di Napoli presenta la mostra Joan Miró. Il linguaggio dei segni.

Promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e organizzato dalla Fondazione Serralves di Porto con C.O.R. – Creare Organizzare Realizzare – è considerato l’evento culturale più importante della stagione autunnale napoletana.

Nel 2014, il Portogallo, impedendo la vendita della collezione, allora di proprietà del Banco Português de Negoció, ha fatto sì che tale patrimonio artistico non cadesse in mani private. La prima mostra, organizzata tra il 2016 e il 2017 presso il Museo Serralves di Porto, ha registrato la presenza di oltre 300 mila visitatori. Ora arriva a Napoli, dando a cittadini e turisti la grande opportunità di ammirare una collezione davvero unica al mondo.

Quadri, disegni, sculture, collage e arazzi, tutte opere realizzate da Mirò dal 1927 al 1986, provenienti dalla straordinaria collezione di proprietà dello Stato portoghese in deposito alla Fondazione Serralves di Porto. Un percorso espositivo che esprime bene il disprezzo per la pittura convenzionale e il desiderio di ucciderla, concetto più volte esplicitamente espresso dall’artista.

Considerato il rilievo dell’evento, l’inaugurazione, prevista il 24 settembre, avverrà in presenza del Ministro della Cultura portoghese, Graça Fonseca, dal Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e dall’Assessore alla Cultura e al Turismo di Napoli, Nino Daniele.

I visitatori avranno modo di ripercorrere, tappa per tappa, il cammino artistico dell’artista spagnolo calandosi nel suo mondo onirico che ha anticipato il linguaggio dell’arte del Ventesimo secolo.

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