Italia delle Regioni

“Al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al nuovo esecutivo vanno i migliori auguri di buon lavoro affinché siano affrontate con la necessaria urgenza le priorità fondamentali per lo sviluppo del Paese”. Lo ha dichiarato Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

“Prima di tutto il varo di una manovra economica che scongiuri l’aumento dell’Iva e che, di intesa con l’Unione europea, contratti ogni margine di ragionevole flessibilità per incrementare gli investimenti. Sarà poi importante – ha proseguito Bonaccini – lavorare in un’ottica di concertazione istituzionale con le Regioni su tre dossier fondamentali. Il primo riguarda il nuovo Patto per la Salute, con un’attenzione specifica alle risorse per la valorizzazione della sanità pubblica.  Il secondo è un piano per rilanciare gli investimenti nel nostro Paese attraverso lo sblocco di opere pubbliche fondamentali e concentrandosi in una strategia condivisa fra tutti i livelli istituzionali per lo sviluppo sostenibile. Il terzo è rappresentato dalla sfida relativa alla nuova programmazione 2021-27 per difendere la politica di coesione e collegare sempre più l’efficacia della spesa alla dimensione territoriale. C’è, infine, un altro tema importante, quello dell’Autonomia differenziata: processo importante che, in un quadro di solidarietà tra territori e fissando i livelli essenziali di prestazione, può rappresentare – ha concluso Bonaccini – un volano importante per lo sviluppo del Paese”.

Piccoli Comuni: al via il finanziamento di interventi infrastrutturali per opere di immediata cantierabilità . E’ stato firmato il 3 settembre scorso il decreto interministeriale di attuazione dell’articolo 4, comma 7 del DL 32/2019 “Sblocca Cantieri”, che individua le modalità e i termini di accesso al finanziamento  del  programma di  interventi infrastrutturali per Piccoli Comuni fino a 3.500 abitanti per lavori di immediata cantierabilità per la manutenzione di strade, illuminazione pubblica, strutture pubbliche comunali e abbattimento barriere architettoniche. Si ricorda che le risorse rese disponibili ammontano a 7.535.118 euro e potranno essere utilizzate, su richiesta dei singoli Enti che rientrano nei criteri definiti dal decreto, per un importo massimo di 200.000 euro per intervento.

Sono esclusi i Comuni che hanno già avuto accesso ai precedenti programmi “6.000 Campanili” e “Nuovi progetti di intervento”, mentre potranno richiedere il finanziamento per gli interventi infrastrutturali i Comuni definiti secondo gli indici Istat sul “Grado di Urbanizzazione” e “Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale”.

Anche in considerazione dell’esiguità dei fondi disponibili l’Anci aveva proposto ed ottenuto in Conferenza Unificata del 1 agosto scorso, una semplificazione delle procedure e delle modalità di erogazione delle risorse e l’estensione a più Regioni delle stesse, evidenziando che se ci saranno ulteriori finanziamenti e assegnazioni occorrerà rivedere i parametri per arrivare ad una migliore definizione delle necessità dei piccoli Comuni tenendo conto dello spopolamento tra i parametri prioritari. Appena disponibile sarà reso noto il decreto contenente tutte le informazioni utili per richiedere i relativi finanziamenti.

Servizio trasporto alunni. “La mancata approvazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della norma sul servizio gratuito di scuola bus, contenuta nell’art.5 del Decreto Scuola, mette i Comuni in forte difficoltà. Ancora una volta non si fa il minimo sforzo per comprendere che cosa sia concretamente il servizio pubblico offerto ai cittadini. E inoltre si interpreta in modo sbagliato la nozione di servizio pubblico confondendola con l’idea di un servizio a copertura pubblica integrale”. Lo sottolinea Cristina Giachi, presidente della commissione Istruzione, politiche educative ed edilizia scolastica dell’Anci e vicesindaco di Firenze, riferendosi alla norma che, approvata dal Consiglio dei Ministri il 6 agosto con la formula ‘salvo intese’, avrebbe dovuto concretizzarsi in un testo finale per approdare in Gazzetta Ufficiale entro il 28 agosto, in tempo per la ripresa dell’anno scolastico.   Per la mancata approvazione, causa crisi di governo, si torna allo scenario delineato dalla Corte dei Conti del Piemonte, che aveva definito il trasporto con lo scuolabus servizio a domanda individuale e non di trasporto pubblico, coi costi che dovrebbero ricadere sugli utenti e non sulle casse comunali.

“Nessun servizio di trasporto pubblico è configurato in questo modo”, evidenzia Giachi. “Stabilire per legge che non possa essere prevista una tariffa come contributo per la copertura del costo di esercizio del servizio di scuolabus significa paralizzare il servizio comunale. E siccome in tutti i Comuni italiani tale servizio è organizzato prevedendo una tariffa a contribuzione e mai a copertura del servizio, la mancata approvazione del decreto rende inadempienti e perseguibili le amministrazioni comunali”. “Auspichiamo – conclude Giachi – che l’eventuale prossimo governo possa risolvere, al più presto, questa situazione di stallo”.

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