Italia delle Regioni
Sanità regionale. La Giornata nazionale della sicurezza delle cure e della persona assistita, celebrata il 17 settembre scorso, è stata una occasione importante di sensibilizzazione e crescita culturale. “Nel nostro Paese, nonostante le sfide gravose per le Regioni e per le strutture sanitarie – pensiamo solo ai cambiamenti demografici, al crescente progresso delle conoscenze e delle tecnologie e al cambiamento del rapporto medico-paziente – si sono compiuti ingenti sforzi per garantire sicurezza delle cure, prevenendo, evitando o mitigando i potenziali eventi indesiderati che sono sempre possibili nei percorsi assistenziali”, ha sottolinearlo – nel corso del suo intervento in occasione del workshop che si è tenuto a Roma (presso la sede del Ministero della Salute) per la “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita” – Luigi Genesio Icardi, coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
“Non è un caso – sottolinea Icardi – che proprio da un’iniziativa del Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e PA, scaturisce, nel 2018, la proposta al Ministro della Salute di istituire la Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita il 17 settembre di ogni anno. Tale istanza è stata accolta e, proprio su proposta del Ministro della Salute, è stata emanata la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 aprile 2019 istitutiva della Giornata. E si può dire che per una volta il nostro Paese ha addirittura anticipato la risoluzione dell’OMS “Global Action on Patient Safety’ che nello scorso mese di maggio ha previsto anche l’istituzione del World Patient Safety Day nella medesima data. Si è quindi avviato – spiega il coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni – un positivo percorso sinergico con tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Un impegno che ha apportato evidenti benefici, in termini di diffusione della cultura della sicurezza, introduzione di metodi e strumenti, elaborazione di strategie e architetture organizzative spesso basate sui contesti e i bisogni locali” e che ha trovato proprio nella Legge “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”, sancito il principio che ‘la sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute’. Una legge che fra l’altro ha portato all’istituzione dell’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella Sanità “al quale le Regioni forniscono il loro supporto e una costante collaborazione.
Le stesse Regioni e PA si stanno inoltre impegnando per garantire la piena funzionalità dei Centri regionali per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente su tutto il territorio nazionale. Naturalmente – dichiara a margine l’assessore della Regione Piemonte – non bisogna abbassare la guardia ed è necessario proseguire nello sforzo di dare completa applicazione alla legge, attraverso i previsti decreti attuativi che devono ancora essere emanati; e dando inoltre concretezza ad attività che sono state avviate e che è importante che si realizzino pienamente”.
“Sulla base di questi presupposti – conclude Icardi – sono certo che l’appuntamento del 17 settembre, che si realizzerà ogni anno, potrà diventare un’importante occasione di sensibilizzazione e di crescita culturale e un momento di confronto e stimolo per un impegno costante e sistematico delle istituzioni nazionali sul tema della sicurezza delle cure”.
“Questa giornata rappresenta un punto importante per la diffusione della consapevolezza del tema della sicurezza delle cure nel nostro Paese”, sottolinea Ottavio Nicastro (referente tecnico per l’area “Rischio Clinico” della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni).
“Le Regioni italiane sono impegnate proprio con questo obiettivo. Non a caso è partita dalla loro istanza, dalla loro richiesta proprio l’istituzione della giornata che ha trovato piena sintonia e sinergia con il ministro della Salute e poi con l’istituzione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri della giornata che rappresenta appunto un momento importante di coesione nazionale. Oggi sono presenti, infatti, tutte le principali istituzioni che hanno interesse al tema della sicurezza delle cure: Ministero, Istituto Superiore di Sanità, AGENAS – Osservatorio Nazionale Buone Pratiche, Aifa e così via, perché solo da uno sforzo collettivo di sistema – prosegue Nicastro – è possibile incidere e migliorare i livelli di sicurezza. È una responsabilità collettiva, occorre lavorare insieme per aumentare la cultura della sicurezza in tutte le organizzazioni sanitarie e su tutto il territorio nazionale affinché il diritto alla sicurezza come parte integrante del diritto alla salute – sancito dalla Costituzione e ribadito dalla legge 24 – proprio sulla sicurezza delle cure, sia garantito su tutto il territorio nazionale”.
In ambito dell’Associazione di Comuni Italiani Anci giovedì 26 settembre prossimo si terrà a Roma la conferenza La Cooperazione allo Sviluppo dei Comuni e delle Città metropolitane tra buone pratiche realizzate e nuove prospettive per il 2020. Sarà l’occasione per illustrare le principali attività di cooperazione internazionale realizzate da ANCI e dai Comuni italiani e per confrontarsi su come raccogliere la sfida del partenariato territoriale indicato dalla legge 125/2014 nell’ambito degli obiettivi delineati dall’Agenda 2030.
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