La prima vacanza non si scorda mai (Film, 2019)

Marion (Chamoux) e Ben (Cohen) si conoscono su Tinder, fissano un appuntamento al buio, la prima sera finiscono a letto insieme, ma non hanno niente in comune. Nonostante tutto decidono di partire insieme per una vacanza in Bulgaria, vissuta con animo avventuroso e intraprendente dalla ragazza, con maggior reticenza e voglia di comodità dal ragazzo. La vacanza indimenticabile finirà per farli conoscere fino in fondo e rivelerà i lati più reconditi dei loro caratteri, dimostrando che gli opposti si attraggono.

Il regista Patrick Cassir (alla sua terza prova) è bravo, sia come direttore di attori che come sceneggiatore, aiutato nella scrittura dalla protagonista femminile; il film è ricco di dialoghi spumeggianti e battute incalzanti, mostra grande ritmo da commedia sofisticata, come un tempo sapevamo fare anche in Italia. Fotografia luminosa, sia di Parigi che dei paesaggi marini bulgari, non dimenticando le montagne e le periferie degradate delle cittadine balcaniche. Troupe francese e bulgara, per una produzione che invita al turismo nell’Europa dell’Est, magari scegliendo il giusto equilibrio tra natura e comodità. Citazione cinefila per una grande commedia come Il sorpasso (1962) di Dino Risi con Gassman e Trintignant, amata sia in Italia che in Francia, impaginata in una struttura comica grottesca, composta di situazioni possibili e per niente surreali. Si ride molto – in una commedia è la cosa principale – e di volta in volta si parteggia per uno dei protagonisti, si freme per i loro destini e ci si immedesima nei loro guai, perché i personaggi sono scritti in maniera credibile.

In definitiva viviamo una storia d’amore sui generis, tra un viziato figlio di borghesi abituato al lusso e alle comodità e una disegnatrice di fumetti alternativa, sempre a caccia di nuove emozioni. Lieto fine assicurato, nel Lungo Senna di Parigi, dopo aver fatto un sacco di risate durante una vacanza indimenticabile tra villaggi turistici balcanici e case cadenti gestite da giunoniche affittacamere bulgare.

La commedia francese degli anni Duemila non finisce mai di stupire per vitalità e inventiva, anche se in Italia viene considerata cinema d’essai ed è confinata nei circuiti Fice. Troppo intelligente, forse, per un popolo abituato ai capolavori di Brizzi, Genovese, Melani, Ruffini e Di Luigi.

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Regia: Patrick Cassir. Soggetto e Sceneggiatura: Patrick Cassir, Camille Chamoux. Montaggio: Stéphane Couturier. Titolo originale: Premiers vacances. Genere: Commedia. Durata: 102’. Interpreti: Camille Chamoux, Jonathan Cohen, Camille Cottin.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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