Italia delle Regioni
E’ stata convocata la XIX assemblea congressuale ANCI, l’Associazione dei Comuni Italiani, per il prossimo 19 novembre ad Arezzo. All’ordine del giorno l’insediamento dell’Ufficio di presidenza, l’approvazione delle modifiche statutarie, l’elezione del nuovo presidente dell’Anci, incarico attualmente ricoperto dal sindaco di Bari Antonio Decaro, oltre all’elezione del Consiglio nazionale dell’Associazione e l’insediamento e la prima riunione del Consiglio Nazionale per gli adempimenti statutari.
In materia di finanza locale, i comuni italiani hanno formulato alcune proposte di emendamento al decreto fiscale 2019 (decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili). Le proposte Anci riguardano tutti i nodi irrisolti di interesse per i Comuni, dalle semplificazioni, alle risorse di spesa corrente, dal debito degli enti locali alle norme per i piccoli Comuni. E ancora le disposizioni sul contrasto all’evasione alle misure di sostegno finanziario per gli enti locali e le misure sugli investimenti e la fiscalità delle autonomie locali.
E’ stata raggiunta il 7 novembre scorso in Conferenza Unificata l’intesa su tre importanti fondi sociali: il Fondo Povertà, il Fondo per la non autosufficienza e il Fondo del Dopo di Noi, il tutto per una somma complessiva di quasi un miliardo di euro in arrivo nelle casse dei Comuni. L’accordo è stato sancito nel corso della riunione convocata presso il ministero degli Affari regionali, a cui l’Anci è stata rappresentata dal sindaco di Novara Alessandro Canelli, neodelegato Anci alla Finanza locale.
Le risorse dei tre fondi, una vera boccata di ossigeno per il welfare, sono attese da tempo dai Comuni e sono destinate in parte ad erogare interventi per i nostri cittadini più fragili e in parte per il rafforzamento dei servizi comunali per l’attuazione del sostegno alle fragilità e povertà.
Inoltre, con il riparto del FNA si approva anche il Primo Piano Nazionale sulla Non Autosufficienza che arriva al termine di un percorso condiviso e partecipato che ha coinvolto Regioni e Comuni. Esso rappresenta un primo passo concreto per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni – LEP – con l’obiettivo di colmare i grandi divari regionali esistenti.
“Come Associazione siamo particolarmente soddisfatti perché si tratta di risorse importanti, specie sotto il profilo della non autosufficienza, che per la prima volta sono trattate in maniera seria ed equa. Difatti – osserva Canelli – per la ripartizione vengono individuati finalmente dei livelli essenziali delle prestazioni e questo rappresenta un risultato storico, dopo che sono anni che si aspetta un più equo allineamento su tutti i territori. E’ un primo passo che dovrà ora estendersi anche ad altri comparti nella gestione dei servizi pubblici”, l’augurio del sindaco di Novara. Canelli esprime soddisfazione anche per l’entità dei fondi ripartiti: “Sono risorse importantissime, un aiuto concreto per le tante famiglie con persone disabili, e mi riferisco al finanziamento del “Dopo di noi”, che attendono ogni anno questo sostegno finanziario fondamentale”. Significativi gli stanziamenti destinati all’Assistenza Sociale: 347 milioni per lotta povertà, 573 per non-autosufficienza e 56 per disabili gravi privi di sostegno familiare.
Dopo le sollecitazioni del Presidente delle regioni italiane, Stefano Bonaccini, indirizzate nei giorni scorsi al Governo, sono dunque approdate al tavolo della Conferenza Unificata (Stato-Regioni ed Enti locali) tre intese che sbloccano considerevoli risorse per le politiche sociali. “Si tratta di 347 milioni del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale per il 2019. Risorse che il prossimo anno saranno incrementate, arrivando 587 milioni di euro.
E’ stata rinviata per motivi tecnici e su richiesta delle Regioni, la discussione sul parere relativo al decreto sisma per la “ripartenza della ricostruzione nelle Regioni del Centro Italia”.
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