UE, il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione
Il “FAMI – Fondo asilo migrazione e integrazione 2014-2020” (AMIF – Asylum, Migration and Integration Fund) è uno strumento finanziario istituito con Regolamento UE n. 516/2014, gestito dalla Commissione europea, Direzione Generale Migrazione e affari interni. con l’obiettivo di promuovere una gestione integrata dei flussi migratori sostenendo tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio. Attraverso questo programma vengono finanziate diverse azioni che mirano a migliorare le condizioni dei servizi di accoglienza e di alloggio per i richiedenti asilo, campagne di informazione nei Paesi extra UE sui canali di migrazione legali, istruzione e formazione linguistica per i cittadini non UE, assistenza alle persone vulnerabili appartenenti ai gruppi target di AMIF, lo scambio di informazioni e la cooperazione fra gli Stati dell‘UE, la formazione per il personale su argomenti pertinenti dell’AMIF. In questo ambito il Fondo AMIF prevede altresì finanziamenti per sostenere le attività della rete di migrazione europea (European Migration Network – EMN) istituita con Decisione del Consiglio dell’Unione Europea n. 2008/381/CE, con la primaria finalità di fornire informazioni aggiornate e comparabili sui temi relativi alle migrazioni e all’asilo, mettendole a disposizione delle istituzioni dell’Unione, delle istituzioni degli Stati membri e dei cittadini.
Il Fondo offre un supporto agli Stati per perseguire gli obiettivi intesi a rafforzare e sviluppare tutti gli aspetti del sistema europeo comune di asilo, garantendo che la legislazione dell’UE in questo settore sia applicata in modo efficiente e uniforme. Sostenere la migrazione legale verso gli Stati membri in funzione del loro fabbisogno economico ed occupazionale e promuovere l’effettiva integrazione dei cittadini di Paesi terzi nelle società ospitanti. Migliorare le strategie di rimpatrio eque ed efficaci negli Stati membri, che contribuiscano a contrastare l’immigrazione illegale, con particolare attenzione al carattere durevole del rimpatrio e alla riammissione effettiva nei paesi di origine e di transito. Incrementare la solidarietà e la ripartizione delle responsabilità fra gli Stati membri, specie quelli più esposti ai flussi migratori e di richiedenti asilo, anche attraverso la cooperazione pratica.
L’Autorità Responsabile del Fondo è l’organismo pubblico dello Stato membro interessato, responsabile della gestione e del controllo per una corretta esecuzione del Programma Nazionale. In Italia l’Autorità Responsabile è il Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno. Le funzioni di verifica sul fondo e sul relativo sistema di gestione e di controllo sono esercitate da un’apposita Autorità di Audit indipendente sotto il profilo funzionale dall’Autorità Responsabile e designata con decreto del 12 agosto 2014 del Capo Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione civile e per le risorse finanziarie e strumentali del Ministero dell’Interno. La dotazione originaria prevista per l’Italia era pari ad € 310.355.777,00. Attualmente le risorse complessive, riferite all’ultima versione approvata del PN, ammontano a € 394.185.470,00 di quota comunitaria, cui si aggiunge una pari somma di risorse nazionali.
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