Modigliani e l’avventura di Montparnasse
A cento anni dalla sua nascita, Livorno celebra Amedeo Modigliani con una eccezionale mostra allestita presso il Museo della Città fino al 16 febbraio. Ben 14 tele e 12 disegni, opere raramente esposte al pubblico, di proprietà di Paule Alexandre e soprattutto di Jonas Netter, riunite e finalmente esposte, dopo tanti anni di attesa, nella città natale di Modì per rendergli omaggio.
Paule Alexandre lo sostiene dal momento in cui, lasciata Livorno, arriva a Parigi ed in particolare nella realizzazione del progetto scultoreo delle Cariatidi. Jonas Netter, molto vicino a Modigliani, riesce a collezionare molti dei capolavori realizzati dall’artista.
Proveniente da una famiglia agiata, fin da giovanissimo si distingue per i suoi modi eleganti tanto da guadagnarsi il soprannome di principe. Condizionato fin dall’adolescenza dal tifo ed in seguito dalla tubercolosi, Modigliani abbandona ben presto gli studi e si dedica al disegno e alla pittura. Al punto che decide di andare a Parigi per entrare a far parte di una comune di artisti a Montmartre. In perfetta sintonia con lo stile bohèmien, Modigliani, bello e talentuoso, conduce una vita sregolata scandita dall’uso di vari tipi di droga e dalle numerose amanti. La malattia però, sempre in agguato, se lo porta via a soli trentasei anni. La sua giovane compagna, Jeanne Hébuterne, anch’essa artista di talento, decide di togliersi la vita, nonostante aspettasse il loro secondo figlio. Una vita costellata da eventi straordinari che faranno di Modigliani una legenda.
Tra le opere esposte Fillette en Bleu del 1918, Elvire au col blanc del 1918, nonché i ritratti del suo amico Chaïm Soutine del 1916 e di Jeanne Hébuterne del 1919. Oltre alle opere di Modigliani è esposto circa un centinaio di opere rappresentative dell’École de Paris, anch’esse provenienti dalla collezione da Jonas Netter.
L’esposizione è organizzata dal Comune di Livorno in collaborazione con l’Istituto Restellini di Parigi con la partecipazione della Fondazione Livorno. Marc Restellini è il curatore della mostra e del catalogo pubblicato da Sillabe.
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