Desolazione sociale
Allora, vediamo come siamo messi. Malino a quanto sembra, non ci sono buone notizie, ci sono solo tragedie e proteste. La protesta delle sardine non la capisco e non mi interessa; trovo che bisognerebbe incatenarsi al cancello di Palazzo Chigi e pretendere l’azzeramento del Governo e del Parlamento per incapacità; altro che protestare in modo pittoresco.
E poi – lasciatemelo dire – ma fa così paura Salvini ? A me fa molta paura sapere che gente non qualificata decide del nostro futuro, fa leggiucole solo per interesse personale, evita incontri istituzionali perché non ha argomenti da discutere e via dicendo. E poi, mentre scrivo pensando a queste miserie, rifletto: ma a voi non sembra assurdo che la Cucchi lo quereli perché lui commentando la sentenza ha dichiarato “la droga fa male”? Penso che la Cucchi dopo questo periodo così doloroso avrebbe fatto bene a sparire per un po’ anche per spegnere i riflettori del morboso evitando così di gettare benzina sul fuoco. Non entro nel merito della vicenda, trovo giustissimo e sacrosanto che chi sbaglia debba pagare, ma francamente si perde di vista il limite del buon senso.
E comunque, i social sono i principali colpevoli di questa desolazione sociale; anche la manfrina su “Tutte le attenzioni verso Venezia, a nessuno importa di Matera” è una sciocchezza assolutamente priva di fondamento. Intanto, qualsiasi meridionale si risente giustamente leggendo queste cose; poi, a vedere cosa realmente succede, è tutt’altra storia. Qui non si tratta di più o meno ma di affrontare i problemi nella loro diversità e cercare di risolverli. E non c’è a mio parere questa discrepanza così strombazzata.
Però sui social fa gioco, meglio odiare che amare. Mi chiamo fuori da tutta questa storia, posso solo dire che non voglio prestarmi a queste robacce e se leggo una notizia la faccio decantare prima di commentarla, almeno per evitare di diffondere informazioni sbagliate e fuorvianti. Potrebbe essere una buona regola per tutti.
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