Sanremo dov’è?
Mi domando, ma Sanremo che lo fanno a fare? Non sono sufficienti tutti quei programmi minori per minorati che impazzano sulle Reti nostrane? Dunque lo fanno per i discografici, per le canzoni. Anzi per le canzonette perché ormai sono anni che non sforna cose indimenticabili ma solo sottomarche di grandi testi e musiche che hanno echeggiato ovunque. Insomma, ci si adegua ai tempi non proprio esaltanti.
E allora caccia all’ospite. Bene, vediamo il budget: se alto allora si può invitare qualunque star estera, che so da Lady Gaga a Madonna. Però invece di pochi nomi con in mente il detto tu gusti s mej che uan vediamo di pescare e ripescare nel mare nostrum. Ed eccola lì: bella e impossibile, soprattutto grande polemica e poi palestinese e poi di sinistra e poi… Io non ho pregiudizi su di lei, pare che farà un monologo contro la violenza sulle donne. Forse il contesto è frivolo ma l’argomento No e magari parlarne anche in quell’occasione è bene. Io contesto solo il fatto di tutta questa bagarre. Che c’entra? Ma io forse sono troppo anziana e rimango sempre dell’idea che alcuni personaggi sono troppo poco gestibili e troppo irruenti per andare in un contesto così family. Un po’ come Sgarbi. Un uomo di grande cultura super affascinante ma assolutamente una specie di bomba a orologeria, non sai mai quando scoppia.
Ecco, la Rula è un po’ così. Ho anche letto da qualche parte che siccome lei è di sinistra, per riequilibrare sarebbe stato importante invitare Souad Sbay, che invece è di destra. E va bene, a questo punto facciamo tribuna politica. Insomma cosa si fa per l’audience. Un gran casino. Dobbiamo solo sperare che esca un nuovo Vasco Rossi ad illuminarci l’anima oppure un Luigi Tenco senza pistola con le sue tristi melodie.
Insomma che dire, nemmeno Sanremo è più esente dal virus Appaio quindi esisto; sempre più glamour, sempre più paillettes, sempre meno contenuti. Meno male che c’è Netflix.
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