Eurojust, in vigore il nuovo Regolamento

È entrato in vigore, lo scorso dicembre, il Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che amplia i poteri a Eurojust. Cambia anche la sua struttura giuridica: una governance composta da un Comitato esecutivo costituito da sei membri.

La revisione del Regolamento di Eurojust (Organismo UE nato, ricordiamo, con la funzione di agevolare e migliorare, sostenendolo, il coordinamento tra le Autorità competenti degli Stati membri in tema di cooperazione giudiziaria e cooperazione penale, già nel 2018 con il Regolamento del Parlamento e del Consiglio europeo 2018/1727 fu riformato una prima volta) tiene conto dell’istituzione della Procura europea (“EPPO”) e di lavorarci in stretta sinergia, oltre che delle nuove norme sulla protezione dei Dati nelle Istituzioni  e negli Organismi UE approvate dal Consiglio e dal Parlamento europeo lo scorso autunno.

Le modifiche più significative riguardano la distinzione tra le funzioni operative e le funzioni di gestione del Collegio dei membri nazionali; un nuovo regime sulle norme in materia di protezione dei dati adeguato alle recenti riforme; l’istituzione di un Comitato esecutivo che assista il Collegio nelle funzioni di gestione, consentendo di snellire il processo decisionale per le questioni non operative e strategiche; nuove disposizioni sulla programmazione annuale  e pluriennale; la rappresentanza della Commissione in sede di Collegio e di Comitato esecutivo; le funzioni di Direttore amministrativo; maggiore trasparenza e controllo democratico delle attività di Eurojust attraverso un meccanismo di valutazione congiunta da parte del Parlamento europeo e dei Parlamenti dei singoli Stati nazionali.

Lo scopo del legislatore comunitario è, in questo processo di riforma posto in essere di aumentare l’efficienza e l’efficacia di azione dell’Agenzia nella lotta alla criminalità transfrontaliera, e di rafforzare la cooperazione tra le Autorità nazionali nelle indagini e nel perseguimento dei reati transfrontalieri, come dichiara Anna-Maja Henriksson, Ministro della giustizia finlansede: “Eurojust è diventato un partner importante per le procure giudiziarie nazionali e le Autorità investigative degli Stati membri della UE nella lotta contro la criminalità transnazionale – e prosegue – il nuovo Regolamento migliorerà la sicurezza e la giustizia per tutti i cittadini europei e dovrà essere attrezzato per affrontare le nuove sfide poste dagli sviluppi tecnologici e dalle minacce derivanti dall’evoluzione delle metodologie di sicurezza nella gestione dei Dati e delle informazioni”.

In base alle nuove norme, infatti, il Garante della Privacy europeo si assume la responsabilità di verificare la conformità normativa di Eurojust con le Leggi di Protezione dei Dati in vigore nell’Unione Europea.

Un nuovo Regolamento che “migliorando la struttura di governance aiuta Eurojust a concentrarsi sui suoi strumenti operativi consolidati ed efficaci e a diventare più proattivo. La cooperazione con Europol, Frontex, OLAF e l’EPPO sarà rafforzata e l’adozione del nuovo quadro giuridico e assetto di goevrnance aiuterà Eurojust ad essere in grado di soddisfare e adempier alle esigenze che gli provengono dalla Società del 21° secolo” come ci tiene a metter in evidenza Axel Voss, membro del Parlamento europeo e relatore per il Parlamento europeo sul Regolamento Eurojust recentemente approvato, aspetti, questi ultimi messi in luce anche da Didier Reynders, Commissario per la giustizia.

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