La BCE, questa sconosciuta

La Banca Centrale Europea (BCE) è stata istituita il 1º giugno 1998, in vista dell’introduzione dell’euro a partire dal 1º gennaio 1999. La BCE è la banca centrale dei 19 Stati membri dell’Unione europea che hanno adottato l’euro, ad essa è affidato il compito di stabilire la politica monetaria dei paesi aderenti all’Unione Monetaria Europea (EMU). La Bce è un’istituzione ufficiale dell’UE che si colloca al centro dell’Eurosistema e anche del Meccanismo di vigilanza unico, per quanto riguarda la vigilanza sulle banche.

Il Consiglio direttivo si riunisce di norma due volte al mese nella sede di Francoforte sul Meno (Germania); è il principale organo decisionale della Bce e comprende i sei membri del Comitato esecutivo; i governatori delle banche centrali nazionali dei 19 paesi dell’area dell’euro. Dalla sua fondazione fino a oggi hanno ricoperto la carica di presidente della BCE, Wim Duisenberg, dal 1998 al 2003; Jean-Claude Trichet dal 2003 al 2011, dal 2011 al 2019 Mario Draghi, attualmente la Banca Centrale è guidata da Christine Lagarde. Gli organi decisionali della BCE sono tre: il Consiglio direttivo, principale organo decisionale che comprende il Comitato esecutivo e i governatori delle banche centrali nazionali dei paesi dell’eurozona. Il Comitato esecutivo, gestisce gli affari correnti della BCE; comprende il presidente e il vicepresidente della BCE e altri quattro membri nominati per un periodo di otto anni dai leader dei paesi dell’eurozona. Il Consiglio generale, svolge perlopiù funzioni consultive e di coordinamento; comprende il presidente e il vicepresidente della BCE e i governatori delle banche centrali nazionali di tutti i paesi dell’UE.

Le funzioni del Sistema europeo di banche centrali (SEBC) e dell’Eurosistema sono definite dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e specificate dallo Statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea. Lo Statuto figura come protocollo allegato al Trattato. In genere, il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea fa riferimento al SEBC e non all’Eurosistema, essendo stato redatto in base all’assunto che tutti gli Stati membri dell’UE avrebbero adottato l’euro. L’Eurosistema è formato dalla BCE e dalle banche centrali nazionali (BCN) degli Stati membri dell’UE la cui moneta è l’euro, mentre il SEBC comprende la BCE e le BCN di tutti i paesi dell’UE (articolo 282, paragrafo 1, del Trattato). La distinzione fra Eurosistema e SEBC continuerà a essere necessaria finché vi saranno Stati membri dell’UE che non hanno adottato l’euro.

Compiti della BCE sono adottare indirizzi e prendere decisioni al fine di assicurare lo svolgimento dei compiti affidati alla Bce e all’Eurosistema. Formulare la politica monetaria per l’area dell’euro. Ciò comporta, fra l’altro, l’assunzione delle decisioni in merito agli obiettivi monetari, ai tassi di interesse di riferimento e all’offerta di riserve nell’Eurosistema, nonché la definizione degli indirizzi per l’attuazione di tali decisioni. Nel contesto delle nuove competenze di vigilanza bancaria della Bce, adotta sia deliberazioni relative al quadro generale entro il quale le decisioni di vigilanza sono assunte, sia progetti di decisione completi del Consiglio di vigilanza secondo la procedura di non obiezione. L’ingresso della Lituania nell’area dell’euro il 1 gennaio 2015 ha comportato l’adozione di un sistema in base al quale i governatori delle banche centrali nazionali si alternano nell’esercizio dei diritti di voto in seno al Consiglio direttivo. Questo in quanto i trattati dell’Unione europea prevedevano l’applicazione del sistema di rotazione non appena il numero dei governatori fosse risultato superiore a 18. I governatori delle banche centrali nazionali sono suddivisi in diversi gruppi; a questo fine i paesi dell’area dell’euro sono ordinati in base alle dimensioni delle loro economie e dei loro settori finanziari. I governatori dei paesi che occupano dalla prima alla quinta posizione (attualmente Germania, Francia, Italia, Spagna e Paesi Bassi) dispongono collettivamente di 4 voti, mentre tutti gli altri (14 con l’adesione della Lituania il 1° gennaio 2015) condividono 11 voti. I governatori esercitano a turno i diritti di voto, con una rotazione mensile.

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